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Carburanti sostenibili per l’aviazione: il sì del Parlamento UE

carburanti sostenibili per aviazione
Foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay

Nuove norme armonizzate sui carburanti sostenibili per l’aviazione

(Rinnovabili.it) –  Sì ai carburanti sostenibili per l’aviazione come strumento per ridurre le emissioni del settore aereo. Seguendo una tabella di marcia ambiziosa che aumenti progressivamente l’impiego di questi combustibili. E facendo rientrare nella classificazione di SAF un ampio numero di prodotti: dagli e-fuel ai biocombustibili algali.

Queste le novità contenute nel Regolamento sulla garanzia di condizioni di parità per un trasporto aereo sostenibile, meglio conosciuto come ReFuelEU Aviation. Ad aprile 2023 negoziatori di Parlamento e Consiglio dell’Unione Europea avevano trovato un accordo rispetto la proposta della Commissione europea e le relative posizioni, definendo un testo di compromesso. Testo che è quindi tornato in Parlamento e Consiglio per l’approvazione ufficiale. E il primo ok è arrivato oggi dalla Commissione Trasporti di Strasburgo. Con 35 voti e 5 contrari, i deputati hanno dato il via libera alle nuove norme, in attesa del sì definitivo in Assemblea.

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Cosa cambia per i SAF europei?

L’iter legislativo ha apportato diverse modifiche rispetto alla bozza dell’Esecutivo UE pur mantenendo l’impianto base. L’obiettivo del provvedimento è stabilire norme armonizzate sulla diffusione e sulla fornitura di carburanti sostenibili per l’aviazione anche noti con l’acronimo inglese SAF (Sustainable Aviation Fuels).

In base al ReFuelEU Aviation gli aeroporti e i fornitori di carburanti del Blocco dovranno obbligatoriamente garantire che, a partire dal 2025 almeno il 2% dei carburanti aerei sia “verde”, con quote in aumento ogni cinque anni: 6% nel 2030, 20% nel 2035, 34% nel 2040, 42% nel 2045 e 70% nel 2050. Inoltre, una quota specifica del mix dovrà essere rappresentata dai combustibili sintetici, ossia “carburanti liquidi o gassosi che sono utilizzati nel settore dei trasporti, diversi dai biocarburanti o dai biogas, il cui contenuto energetico proviene da fonti rinnovabili diverse dalla biomassa”; per questa categoria il testo riporta i seguenti target: 1,2% nel 2030, 2% nel 2032, 5% nel 2035 e progressivamente raggiungendo il 35% nel 2050.

Il regolamento introduce anche una più ampia definizione di “carburanti sostenibili per l’aviazione”. Questa include, oltre ovviamente ai carburanti sintetici, anche alcuni biocarburanti prodotti da residui agricoli o forestali, alghe, rifiuti organici, olio da cucina usato o determinati grassi animali e carburanti riciclati prodotti da gas di scarico e rifiuti plastica.

Per promuovere ulteriormente la decarbonizzazione del settore dell’aviazione e informare il pubblico, i deputati hanno assicurato che a partire dal 2025 ci sarà un’etichetta UE per le prestazioni ambientali dei voli. Le compagnie aeree potranno commercializzare i loro voli con un’etichetta che indichi l’impronta di carbonio prevista per passeggero e l’efficienza di CO2 prevista per chilometro. Lo strumento consentirà ai passeggeri di confrontare le prestazioni ambientali dei voli operati da compagnie diverse sulla stessa rotta.

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