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Carburanti sostenibili per l’aviazione, l’Ue prepara un nuovo regolamento

Carburanti sostenibili
Foto di Free-Photos da Pixabay

(Rinnovabiliit) – Fissare delle quote di produzione e utilizzo per i carburanti sostenibili dell’aviazione, in maniera da rimpiazzare il cherosene fossile con alternative più verdi. Questa è una delle proposte su cui sta ragionando la Commissione Europea alla prese con la preparazione di un nuovo regolamento in ambito energetico. Nell’occhio del green deal comunitario finiscono stavolta le emissioni dei trasporti aerei, uno dei settori che negli ultimi anni ha continuato ad aumentare il proprio impatto sul clima. Tralasciando l’effetto di contenimento esercitato indirettamente della pandemia di coronavirus, le emissioni di CO2 dei voli europei sono aumentate praticamente ogni anno dal 2013 al 2019. E oggi l’aviazione è quantomai distante dall’obiettivo di neutralità climatica fissato dalla UE per il 2050.

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Ecco perché la Commissione sta lavorando su nuove misure in grado di spingere le compagnie aeree a utilizzare carburanti a basse emissioni di carbonio, come i biofuel liquidi avanzati e i combustibili prodotti da elettricità rinnovabile. Attualmente i carburanti sostenibili rappresentano una minuscola quota (lo 0,05%) del consumo totale degli aerei europei. Un valore estremamente contenuto, dovuto soprattutto ai costi di produzione elevati rispetto al cherosene convenzionale e ad una mancanza di domanda tra le compagnie aeree.

Le proposte elaborate sono al centro di una nuova consultazione aperta ad autorità pubbliche a livello europeo, nazionale, e regionale, attori del trasporto aereo e della produzione di carburanti. Tra le opzioni del documento c’è l’idea di fissare quote di utilizzo dei biocombustibili per le società aeree  e di produzione per l’industria dei carburanti. Altre opzioni includono un sistema di scambio UE per i crediti di carburante, gare d’appalto europee per la produzione di carburanti sostenibili e un nuovo sistema di accreditamento per le “compagnie aeree verdi”.

La Commissione non disdegna neppure l’idea di una tassa sul cherosene, riconoscendo che la mancanza di tale imposta abbia contribuito al divario di prezzo tra carburanti fossili e sostenibili.

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