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Carburanti aerei: olio di frittura e H2 dovrebbero divenire la norma

Decarbonizzazione del settore aereo: l’industria presenta il piano Destination 2050
Foto di Free-Photos da Pixabay

(Rinnovabili.it) – L’olio da cucina usato, i carburanti sintetici e persino l’idrogeno dovrebbero gradualmente diventare la norma come combustibili per l’aviazione comunitaria. Questo quanto chiedono i parlamentari europei votando la propria posizione sull’iniziativa RefuelEU Aviation. Di cosa si tratta? Di uno dei provvedimenti normativi inseriti dalla Commissione Europea nel suo pacchetto Fit for 55 per allineare le politiche dell’UE al nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni 2030.

Nel dettaglio l’iniziativa RefuelEU Aviation nasce con l’obiettivo di accelerare la decarbonizzazione dell’aviazione. Così come formulata dall’esecutivo UE, la proposta di regolamento stabilisce l’obbligo minimo per tutti i fornitori di carburanti aerei di aumentare gradualmente la quota di SAF (sustainable aviation fuels) distribuita agli aeroporti. Questa etichetta comprende generalmente alcuni biocarburanti, avanzati e non, una serie di carburanti sintetici.

Rispetto alla proposta della Commissione, i deputati europei hanno aumentato la percentuale minima di SAF. Nel 2025, questa quota dovrebbe essere del 2%, aumentata poi al 37% nel 2040 (5 punti percentuali in più rispetto al progetto originale); e all’85% entro il 2050 (22 punti in più).

Il Parlamento ha anche modificato la definizione di carburante aereo sostenibile, includendo anche i combustibili a base di carbonio riciclato, prodotti dai gas di trattamento dei rifiuti e dai gas di scarico industriali. E suggerendo di inserire anche biocarburanti prodotti da grassi animali o distillati per un periodo di tempo limitato (fino al 2034). 

Proposta, inoltre, la creazione di un Fondo per l’aviazione sostenibile che sostenga gli investimenti in nuovi combustibili, tecnologie propulsive e motori dal 2023 al 2050. Il Fondo sarebbe alimentato dalle sanzioni pecuniarie imposte ai quanti dovessero sottrarsi a tali obblighi. Non solo. Gli eurodeputati hanno incaricato la Commissione di sviluppare entro il 2024 un sistema di etichettatura UE sulle prestazioni ambientali di aeromobili, operatori e voli commerciali.

 La posizione di Strasburgo è stata adottata adottato con 334 voti favorevoli, 95 contrari e 153 astenuti. Il Parlamento è ora pronto per avviare i negoziati con il Consiglio.

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