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In UK il primo volo al mondo alimentato solo con carburante sintetico

Un ultraleggero Ikarus C42 ha completato un test di volo utilizzando UL91, un carburante sintetizzato a partire da acqua e CO2. Così la RAF e Zero Petroleum entrano del Guinness dei primati

carburante sintetico
Credits: RAF

di Andrea Barbieri Carones

Impiegata solo energia rinnovabile per produrre il nuovo carburante sintetico per aerei

(Rinnovabili.it) – Un nuovo primato mondiale ha attraversato i cieli dell’Inghilterra. All’inizio del mese, infatti, un Ikarus C42 a 2 posti ha completato il primo, seppure breve, volo al mondo alimentato da solo carburante sintetico

In particolare, questo ultraleggero era alimentato da UL91, un carburante ottenuto attraverso l’estrazione dell’idrogeno dall’acqua e carbonio dal CO2 presente naturalmente in atmosfera. Utilizzando energia generata da fonti rinnovabili come il vento o il sole, questi elementi sono stati combinati per creare la nuova “benzina sintetica”.

Con ai comandi Peter Hackett, l’aereo ha completato una breve rotta con decollo e atterraggio presso l’aeroporto di Cotswold, circa 150 km a ovest di Londra.

L’iniziativa fa parte del “Progetto Martin” della Royal Air Force (RAF). In base ai calcoli, potenzialmente potrebbe contribuire a risparmiare tra l’80 e il 90% del CO2 per ogni volo. Cosa che porterebbe la Raf a propendere verso l’utilizzo di questo carburante sintetico anche per i jet del futuro.

Da parte del ministro della Difesa di Sua maestà, Jeremy Quin, sono arrivate parole ottimistiche. “Questa è vera innovazione. Mostra la determinazione delle Forze Armate britanniche di perseguire idee creative nel tema emissioni zero e, al tempo stesso, mantenendo gli impegni operativi”.

Il membro del governo di Downing street ha poi aggiunto che “mentre le tecnologie verdi come l’elettrico e l’idrogeno sono impiegabili per molte piattaforme della Raf, gli aerei ad alte prestazioni richiedono un carburante liquido come l’UL91 per mantenere la loro capacità operativa”.

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Questo tipo di aeronautica sostenibile rappresenta una delle molte innovazioni messe in campo. Al tempo stesso sono in corso attività di ricerca e sviluppo per considerare la validità di impiego dei carburanti sintetici che non compromettano le performance degli aerei.

Gli fa eco il maresciallo dell’Aria, Sir Mike Wigston, che parla della sfida del “climate change” e del fatto che sia un problema sovranazionale che minaccia tutto il mondo. “Sono determinato ad affrontare la questione. Per questo ho l’ambizione di far raggiungere la soglia delle emissioni zero di tutta la Royal Air Force entro il 2040. E il modo in cui alimenteremo i nostri aerei sarà un elemento chiave. Questo progetto di un carburante ottenuto dall’aria e dall’acqua mostra che l’obiettivo potrà essere raggiunto”.

Prima di essere testato in volo il carburante sintetico è stato provato più volte insieme a Cfs Aero, azienda britannica che si occupa di revisione e manutenzione di aerei. 

Il motore si è comportato come se fosse alimentato da un carburante fossile, anche se a una temperatura inferiore. Questo significa che l’impiego di UL91 non solo genera un risparmio di emissioni di CO2 ma anche allunga la vita dei propulsori.

Paddy Lowe, Ceo della Zero Petroleum, l’azienda che ha sintetizzato l’UL91, ha poi evidenziato il fatto che questo combustibile potrebbe trovare posto anche nei serbatoio di altri mezzi di trasporto. “Abbiamo creato questo combustibile in appena 5 mesi di lavoro” ha detto. “E né l’aereo né il motore sono stati modificati. Senza contare che né l’azienda costruttrice del propulsore (la Rotax) né i piloti a bordo hanno rilevato differenze rispetto a un volo alimentato con carburanti fossili”.

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Nel frattempo, il ministero della Difesa britannico ha stanziato 6,6 miliardi di sterline (circa 7 miliardi di euro) in ricerca e sviluppo per tutto il settore militare.

E a proposito di emissioni zero, la Raf punta al “carbon neutral” delle sue basi aeree entro il 2025 e dei suoi velivoli entro il 2040.