Rinnovabili

Carburante dagli scarti agricoli per scrivere il futuro dell’aviazione

carburante dagli scarti agricoli
Foto di Zuyet Awarmatik su Unsplash

Ricchi di lignina, gli scarti agricoli si prestano alla trasformazione in combustibile ecologico

Un gruppo di ricercatori della Washington State University ha testato con successo un nuovo metodo per produrre carburante dagli scarti agricoli, con l’intento di fornire alternative sostenibili al settore del trasporto aereo. Lo studio, pubblicato sulla rivista Fuel Processing Technology, descrive un processo che converte direttamente i polimeri di lignina, uno dei componenti principali delle cellule vegetali, in un combustibile che potrebbe migliorare la sostenibilità nel comparto dell’aviazione.

La lignina è una classe di molecole strutturali che conferiscono resistenza alle piante ed è ricavata da sottoprodotti agricoli come gli steli e le foglie del mais. Il team ha sviluppato un processo chiamato depolimerizzazione simultanea e idrodeossigenazione. In pratica, si tratta di scomporre la lignina e rimuovere l’ossigeno, creando un carburante adatto ai motori degli aerei.

Perché il carburante dagli scarti agricoli è importante?

Le ragioni per cui scommettere su questa innovazione, potrebbero essere più di una:

Un passo verso l’uso commerciale

I ricercatori hanno utilizzato una forma di lignina meno trattata e meno costosa chiamata “lignina tecnica”, derivata dal mais. Si tratta di un progresso rispetto a precedenti studi, che utilizzavano oli di lignina più raffinati. L’obiettivo è creare un componente che possa essere miscelato con altri combustibili rinnovabili per raggiungere un carburante per aviazione 100% sostenibile.
Il team ora sta perfezionando il processo per migliorarne l’efficienza e ridurne i costi, con il supporto del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e di vari laboratori nazionali.

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