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La strategia di Air France-Klm per rendere sostenibile il trasporto aereo

Il trasporto aereo punta alla sostenibilità e all’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050. Per fare ciò la strada è lunga e richiede investimenti importanti. Ecco quanto fa il gruppo franco-olandese

Air France-Klm

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Il trasporto aereo pensa alla sostenibilità e investe per abbassare emissioni e impatto ambientale. Fra questi c’è il gruppo Air France – Klm, che si è mobilitato per raggiungere obiettivi di riduzione dell’impronta sul pianeta.

Primo punto: entro il 2030, il Gruppo avrà dimezzato le sue emissioni di CO2 per passeggero/km rispetto al 2005 e avrà raggiunto impatto zero sulle sue operazioni a terra. Per raggiungere questo obiettivo, si stanno attivando progetti a breve, medio e lungo termine, tra cui il rinnovo e la modernizzazione della flotta, l’utilizzo di carburanti sostenibili per l’aviazione e l’eco-pilotaggio. 

Nel settore dei biocarburanti, la compagnia francese ha unito le forze con Air Transport Aviation Group, un panel di attori del trasporto aereo come compagnie, società di gestione aeroportuale, gestori del traffico e costruttori. L’obiettivo è di creare un mercato del biocarburante.

Air France, poi, sta collaborando con le autorità per creare una sorta di road map che porterà all’impego su larga scala di combustibili sostenibili. Del resto il vettore dà il buon esempio: nel 2020, Klm (stesso gruppo) ha acquistato 15.642 litri di biofuel per i suoi voli verso l’aeroporto svedese di Växjö. 

Da luglio 2020, inoltre, Air France ha supportato diversi programmi di produzione di biocarburanti. Questo è in linea con la partecipazione all’alleanza “Clean Skies for Tomorrow (CST)” creata durante il Global Economic Forum. 

Obiettivo: arrivare, nel 2050, a rifornire gli aerei di carburanti bio in modo da arrivare il più possibili vicino alle emissioni zero.

In attesa che la tecnologia arrivi a produrre carburanti ecosostenibili, Klm punta su aerei a basso consumo. E quindi a basse emissioni. In primavera, ha ricevuto il primo dei 25 Embraer 195-E2 ordinati in Brasile. Rispetto alla precedente versione, utilizza il 9% in mano di carburante, emette il 31% in meno di CO2 per passeggero e riduce del 63% l’inquinamento acustico.

Trasporto aereo, al via il primo volo a cherosene sintetico

Che il trasporto aereo – e Air France-Klm in particolare – punti alla sostenibilità lo si vede anche da un’altra cosa. A inizio anno, per la prima volta al mondo, è stato effettuato un volo passeggeri alimentato in parte con cherosene sintetico prodotto in modo sostenibile.

Shell, produttore del kerosene sostenibile, e Klm lo hanno annunciato durante la conferenza internazionale sui carburanti sintetici sostenibili per l’aviazione tenutasi a L’Aia. L’aereo ha volato sulla rotta Amsterdam-Madrid prodotto da Shell nel suo centro di ricerca ad Amsterdam sulla base di CO2, acqua ed energia rinnovabile ricavata dal sole e dal vento del suolo olandese.

Il governo olandese sostiene varie iniziative per stimolarne la produzione e l’uso e renderlo commercialmente appetibile. Ne è un esempio la costruzione della prima fabbrica europea di biocherosene sostenibile a Delfzijl, Paesi Bassi, per la quale SkyNRG sta collaborando con KLM, Schiphol Airport e SHV Energy.

Intanto, il gruppo franco-olandese ha lanciato un programma che consente alle aziende di svolgere un ruolo attivo nel futuro dei viaggi sostenibili. I clienti corporate dei 2 vettori, dopo una stima delle emissioni di CO₂ associate ai loro viaggi, potranno determinare un contributo annuale che desiderano dedicare al programma Corporate SAF (Sustainable Aviation Fuel). Tutti i contributi saranno investiti da Air France e KLM nell’approvvigionamento e nel consumo di SAF. 

Con l’adesione a questo programma, le aziende intraprendono azioni concrete per ridurre le emissioni di CO₂ e contribuiscono alla transizione ecologica del trasporto aereo supportando soluzioni innovative.