Si conclude il progetto HyPERION lanciato a dicembre 2020
(RInnovabili.it) – L’idrogeno può facilitare la decarbonizzazione dell’aviazione civile. Lo ha dimostrato HyPERION, progetto di ricerca condotto da Safran, Airbus e loro joint venture ArianeGroup. L’iniziativa era partita nel 2020 con l’obiettivo di esplorare soluzioni tecniche che aprissero ad un futuro di aerei di linea a idrogeno.
HyPERION si è concluso proprio in questi giorni ma solo dopo ave compiuto significativi progressi nella definizione della futura alimentazione a idrogeno per velivoli commerciali. Raggiungendo un elevato grado di sicurezza e identificando nuove e diverse tecnologie ancora da sviluppare.
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Aerei di linea a idrogeno, tutti i test
In questi tre anni sono stati eseguiti diversi programmi sperimentali con l’obiettivo di coprire l’intero processo, dall’uscita del carburante dai serbatoi fino all’espulsione dei gas infiammabili. I partner sono partiti dai test di combustione dell’idrogeno condotti in stretta collaborazione con il laboratorio aerospaziale francese ONERA, per arrivare a quelli su un primo sistema di condizionamento dell’idrogeno. L’H2 viene infatti immagazzinato come liquido e ha bisogno di essere condizionato in modo da raggiungere una temperatura e una pressione ottimali per i motori aerei.
Il 12 maggio 2023, presso il suo impianto di prova di Vernon, ArianeGroup ha effettuato un test proof-of-concept di un sistema di condizionamento dell’idrogeno per l’alimentazione di una turbina a gas aeronautica. Un primo esperimento reso possibile dal riutilizzo di apparecchiature (elettropompa, generatore di gas, scambiatori) inizialmente progettate per applicazioni spaziali e rivelatosi un successo.
“Questa conclusione positiva del progetto HyPERION conferma il potenziale dell’idrogeno come fonte di energia per facilitare la decarbonizzazione dell’aviazione civile”, ha affermato Martin Sion, CEO di ArianeGroup. “Questi ultimi anni di stretta collaborazione con le nostre case madri ci hanno permesso di identificare le architetture dei sistemi di propulsione più promettenti e le tecnologie da sviluppare nei prossimi cinque anni”.
Un’Auxiliary Power Unit dotata di celle a combustibile
Ma per realizzare aerei di linea idrogeno Airbus non si accontenta di trasformare il sistema propulsivo. Tramite Airbus UpNext ha lanciato un nuovo programma dimostrativo per esplorare, a terra e in volo, una architettura per la generazione elettrica (non propulsiva) con celle a combustibile.
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Sugli aerei di linea convenzionali è presente un piccolo motore aggiuntivo – l’APU (Auxiliary Power Unit) – che che funziona con il tradizionale jet fuel e fornisce insieme ai motori principali l’energia necessaria per alimentare una serie di funzioni non propulsive dell’aeromobile, come l’aria condizionata o l’illuminazione di bordo. Attraverso il nuovo programma, Airbus UpNext sostituirà l’attuale APU di un A330 con un sistema a fuel cell a idrogeno. Conosciuto come HyPower, il dimostratore mira anche a ridurre le emissioni di CO2, ossidi di azoto (NOx) e i livelli di rumore associati a un’APU tradizionale.