Un accordo tra Inmarsat ed Essp – sotto l’egida dell’Esa – porterà a un trasporto aereo più efficiente. Quindi con meno emissioni, grazie all’utilizzo dei satelliti per le comunicazioni tra piloti e torri di controllo e per localizzare con precisione i velivoli nei cieli europei
di Andrea Barbieri Carones
(Rinnovabili.it) – Il trasporto aereo vola verso la sostenibilità e si appresta a introdurre una tecnologia che taglierà i consumi e le emissioni di CO2.
Tutto sta nell’uso dei satelliti nella gestione dei voli e non più – o non solo – di sistemi terrestri. Questo è il frutto dell’accordo siglato ieri tra Inmarsat e Essp, dove la prima è un’azienda britannica che gestisce servizi di telecomunicazioni satellitari e la seconda è specializzata nei servizi satellitari per il settore aereo.
La European Satellite Services Provider, rappresenta i controllori del traffico aereo di 7 paesi europei: Francia, Germania, Italia, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Ed è lei che sta effettuando i test finali per l’attivazione di un sistema spaziale di gestione del traffico nei cieli europei, che dovrebbe essere introdotto nel 2023.
Tutto ruota attorno a un sistema digitale alternativo ai sistemi terrestri oggi in uso, che permette ai piloti di seguire rotte più efficienti risparmiando carburante e, di conseguenza, le emissioni di carbonio.
Il sistema messo in campo – chiamato Iris – usa i satelliti per lo scambio di dati tra controllori del traffico e aeromobili, integrando i sistemi di comunicazione terrestre. In aggiunta, l’esatta posizione dei velivoli sarà più precisa rispetto a prima.
Senza contare che i piani di volo possono essere continuamente aggiornati durante il viaggio, al fine di mantenere una rotta ottimale verso l’aeroporto di arrivo.
Iris fu testato per la prima volta in Europa sugli aerei già nel 2018, mentre ha debuttato ufficialmente negli Stati Uniti a inizio 2021 su un nuovo Boeing 737-9 di Alaska Airlines.
Il trasporto aereo sarà più efficiente. Tappa verso il Cielo unico europeo
Inmarsat e Essp opereranno servizi basati sui satelliti gestiti e organizzati dalla Commissione europea. Tali servizi rientrano nello European Geostationary Navigation Overlay Service, un programma specifico per la razionalizzazione del trasporto aereo nel continente.
Questo modello di sviluppo ambisce a ottenere la certificazione della European Aviation Safety Agency, l’agenzia che si occupa della sicurezza del trasporto aereo su tutte le rotte continentali.
Ma c’è di più: Iris sarà un elemento fondamentale del cosiddetto “Cielo unico europeo”, che prevede che la gestione dei collegamenti aerei in Europa siano gestiti da un unico soggetto, a differenza di quanto avviene oggi dove è ciascun paese a sovrintenderlo per la rispettiva porzione di territorio.
Il cielo unico europeo punta a eliminare le inefficienze del settore, portando a rotte più dirette tra i vari aeroporti, con risparmio di tempo, carburante ed emissioni.
John Broughton, uno dei top manager di Inmarsat ha sottolineato lo spirito di collaborazione presente nel settore. “C’è un enorme supporto da parte dei tutto il settore del trasporto aereo al fine di rendere più efficiente la gestione del traffico. I benefici per le compagnie e i passeggeri sono enormi: da vollegamenti più brevi a minori ritardi. Senza contare l’aspetto ambientale”.
Al suo si è aggiunto il commento di Charlotte Neyret, Ceo di Essp. “Il programma Iris programme è la chiave di volta per il trasporto aereo per diventare più verde e sostenibile. Sono diversi anni che Essp lavora insieme a Inmarsat e all’Esa (l’Ente Spaziale Europeo)”.