Rinnovabili • Idrovolanti elettrici Rinnovabili • Idrovolanti elettrici

Idrovolanti elettrici per collegare i fiordi norvegesi: il progetto Elfly

Un'azienda norvegese sta sviluppando un piccolo idrovolante elettrico per il trasporto locale. Lo scafo è attualmente in fase di test presso l'istituto di ricerca norvegese SINTEF

Idrovolanti elettrici
Credits: Elfly Group

Stiamo progettando idrovolanti elettrici e versatili per il trasporto di persone e merci. Lanceremo prima il servizio in Norvegia, quindi espanderemo le operazioni in altre località. Vogliamo che le persone viaggino senza emissioni da città a città in una frazione del tempo (attuale)”. Con queste parole Elfly Group presenta il suo ambizioso progetto dedicato ai viaggi a corto raggio. L’azienda norvegese sta lavorando su Byfly, un aereo elettrico  in grado di effettuare decolli e ammaraggi sull’acqua. Pensato per ospitare fino a 9 passeggeri, il mezzo affiderà la sua propulsione a due motori a “elica di spinta” da 825 kW montati sulle ali, che dovrebbero garantirgli una velocità massima di 300 km/h. Ad alimentarli un banco di batterie che dovrebbero assicurare un’autonomia di oltre 200-250 km con una carica.

leggi anche L’aereo elettrico-idrogeno HY4 segna un nuovo record

“Sarà una specie di idrovolante a batteria”, afferma il CEO di Elfly Eric Lithun. “L’obiettivo è per noi essere in grado di offrire mobilità flessibile in Norvegia, a zero emissioni e inquinamento acustico ridotto e sviluppando nuovi modelli di business sostenibili”.

Il galleggiamento sarà fornito dalla stessa fusoliera – che si comporta come lo scafo di un’imbarcazione – oggi in fase di test presso l’istituto di ricerca norvegese SINTEF. “È particolarmente importante sviluppare lo scafo in modo che l’aereo possa decollare con la minor forza possibile”, afferma il ricercatore SINTEF Kourosh Koushan. “La sfida sarà trovare la combinazione definitiva di aerodinamica e idrodinamica. Un compito impegnativo, tra le altre cose, perché le eliche sulle ali spingono il muso della fusoliera in acqua, prima che l’aereo si alzi in maniera graduale man mano che guadagna velocità”.

La versione finale sarà comunque dotata due piccoli galleggianti alle estremità delle ali, per stabilizzare l’aereo durante il decollo e l’atterraggio. E possederà ruote retrattili per utilizzare le piste tradizionali quando necessario. I piani della società prevedono di presentare un prototipo operativo e su scala reale, nei prossimi tre anni. Con l’obiettivo ambizioso di avere in volo fino a 20 idrovolanti elettrici per la fine di questo decennio.

leggi anche Da Roma il patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo