La Commissione europea ha proposto un aggiornamento del quadro normativo del Cielo unico europeo. L'obiettivo? Gestione il traffico aereo in maniera più sostenibile e resiliente
Bruxelles propone di modulare le tariffe aeree in base all’impronta ambientale del volo
(Rinnovabili.it) – Per raggiungere la piena neutralità climatica, il sistema economico mondiale deve tagliare anche le emissioni del trasporto aereo.
Attualmente, il settore è responsabile di circa il 2% di tutta la CO2 prodotta dall’uomo, una quota solo apparentemente piccola e che è destinata a crescere nel tempo. Come ridurre allora l’impronta di carbonio dell’industria aeronautica? Con combustibili e sistemi propulsivi più puliti, una maggiore efficienza del carburante e una migliore aerodinamicità. E, ovviamente, con rotte di volo più sostenibili.
Oggi la Commissione europea è pronta a depennare l’ultimo punto della lista grazie ad un nuovo aggiornamento delle norme del Cielo Unico Europeo. L’iniziativa è stata avviata nel 1999 con lo scopo di migliorare lo svolgimento delle attività di gestione del traffico e dei servizi di navigazione nello spazio aereo europeo. In questi anni ha contribuito in parte a ridurre ritardi, emissioni e costi. Il nuovo Green Deal europeo impone, però, di alzare ulteriormente il tiro e l’esecutivo UE ha già pronta una proposta d’aggiornamento per il quadro normativo del Cielo unico europeo.
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A spiegarne l’obiettivo è la commissaria ai Trasporti, Adina Vălean “Gli aerei a volte zigzagano tra i diversi blocchi di spazio aereo, aumentando i ritardi e il consumo di carburante. Un sistema di gestione del traffico efficiente significa rotte più dirette e meno energia utilizzata, con minori emissioni e costi inferiori per le nostre compagnie aeree”. La proposta di revisione mira a ridurre le emissioni del trasporto aereo fino al 10%, stimolando al contempo l’innovazione digitale. “Con le nuove regole aiuteremo il nostro settore dell’aviazione ad avanzare verso una doppia transizione, verde e digitale”.
La riforma di Bruxelles propone, tra le altre cose, tariffe di navigazione aerea modulate in base all’impronta ambientale dei voli e un ruolo maggiore per il gestore della rete Eurocontrol. Inoltre chiede l’istituzione di un mercato europeo per i servizi di dati sul traffico aereo.
L’attuale proposta sarà inviata al Consiglio e al Parlamento per ottenere i rispettivi via libera. In realtà, la Commissione europea aveva già formulato una prima revisione delle norme nel 2013, ma allora i governi UE non erano riusciti a raggiungere un accordo.
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