L'International Air Transport Association (IATA) ha approvato una risoluzione che invita i governi del mondo a concordare misure per la gestione della CO2 dei viaggi aerei che entrerebbe in vigore a partire dal 2020
Nessun accordo invece su un limite alle emissioni, argomento ancora troppo spinoso, ed esclusione a priori dell’ETS europeo come punto d’inizio. Nonostante ciò la proposta della IATA dà ai governi che fanno parte dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) dell’Onu un progetto base da cui far partire il futuro accordo globale. Si tratta secondo alcuni critici anche una mossa per impedire all’Unione europea di riportare in vigore la legge, momentaneamente sospesa, che costringerebbe tutte le compagnie aeree a pagare per ogni tonnellata di anidride carbonica emessa sui voli da e per gli aeroporti comunitari. E gli attivisti verdi hanno anche sottolineato come la risoluzione IATA possa, se accetta, consentire alle compagnie aeree di acquistare semplicemente crediti di carbonio a basso costo per compensare le loro emissioni, piuttosto che compiere riduzioni reali.