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A bordo di una nuvola

Spostarsi trascinati dal vento, senza meta e senza orari. E’ Passing cluod, il nuovo modo di concepire il viaggio dell’architetto portoghese Tiago Barros

Sognatori, cacciatori di futuro ed eco-trottoter, attenzione: in un domani non ben precisato, invece di prendere il treno o imbarcarci su un aereo per spostarci da una parte all’altra della nazione, potremmo semplicemente salire su un’enorme nuvola gonfiabile e galleggiante. Troppo futuristico come concetto? Non per Tiago Barros architetto portoghese di New York che ha presentato l’idea al concorso nazionale Life at the Speed of Rail. Il Van Alen Institute, centro studi promotore della competizione, aveva chiesto alla comunità internazionale del design d’immaginare l’impatto culturale, ambientale ed economico di una nuova rete ferroviaria ad alta velocità negli Stati Uniti. E ‘Passing Cloud’ (letteralmente Nuvola Passegera) è stata la fantasiosa risposta partorita dalla mente di Barros. Nessuna stazione di partenza predefinita, orari o destinazione finale, per questa immensa nuvola volante sospinta nel suo viaggio semplicemente dai venti dominanti, vale a dire quei venti caratterizzati da una velocità di almeno 20 m/s. Il concept, a dirla tutta, si allontana completamente dall’idea ricercata dai promotori del contest, ma incarna alla perfezione la visione dell’architetto portoghese del nuovo concetto di viaggio low speed e eco-sostenibile.

 

 

“Questo progetto – spiega sul proprio sito web Barros – prevede un approccio diverso nei confronti del concetto di mobilità negli Stati Uniti oltre a costituire un rilancio del viaggio in sè. Perché viaggiare ad alta velocità? Perché avere il destino finale sempre definito? E perché sempre una partenza e un arrivo in una fitta programmazione? Al giorno d’oggi, tutto è già deciso e tutti sono sempre in giro. E’ tempo di riconsiderare l’atto del viaggiare e iniziare a goderselo, di conseguenza”. L’idea nasce dal bisogno di mettere in discussione le tipiche modalità di viaggio attraverso risposte innovative ed eccitanti. E sono peraltro questi i fattori con cui il giovane designer ha lavorato per concepire il suo ‘Passing Cloud’. La struttura richiede la realizzazione di una serie di palloni aerostatici sferici, realizzati nel loro scheletro interno in acciaio inox e ricoperti da tessuto sintetico in nylon, resistente e leggero al tempo stesso, ma soprattutto in grado di catturare le raffiche di vento più potenti senza danneggiare i passeggeri seduti in superficie. Nuova concezione del viaggiare piuttosto che progetto vero e proprio, Passing Cloud fa a meno di carburanti – e dunque niente emissioni o rifiuti prodotti; richiede solo venti propizi e la voglia di concedersi un viaggio senza orari e mete predefinite. “Durante il viaggio, la nuvola si muove in base alle direzioni e velocità prevalenti […] offrendo ai passeggeri una vera e propria “sensazione di galleggiamento”. E ‘ un viaggio unico. La sensazione di essere sospesi nell’atmosfera – nella parte superiore di una nuvola – con un programma aperto e una destinazione finale ignoto”.