Secondo alcune stime della FIAB, la vacanza sulle due ruote sarà sempre più preferita a quella in auto e diventerà un vero e proprio fenomeno di massa
«Effetto della crisi che cambia le abitudini e promuove comportamenti più sostenibili – commentano dalla FIAB – ma non solo: alla base della rinata “ciclomania” ci sono soprattutto gli innumerevoli vantaggi della bicicletta, che rappresenta da sempre l’alternativa più economica, ecologica e salutare per muoversi tutti i giorni e andare alla scoperta del territorio nel tempo libero, ritrovando il contatto con la natura e godendo di una mobilità davvero a misura d’uomo».
Tante le iniziative organizzate dalla Federazione grazie anche alla collaborazione delle 142 associate FIAB, dislocate su tutto il territorio nazionale: 30 le gite proposte da ogni associata in un anno, alle quali partecipano in media 30 partecipanti ogni volta, per un totale di oltre 4.200 escursioni e circa 130.000 persone in viaggio in tutta Italia. Chi invece volesse lanciarsi nel cicloturismo fai dai, può consultare il comodo motore di ricerca messo a punto da FIAB, con i riferimenti di oltre 2.000 strutture ricettive, e il vademecum del cicloturista, adatto a tutte le tipologie di cicloamatori.
«Per l’Italia il cicloturismo rappresenta senz’altro un segmento strategico da incoraggiare e sviluppare adeguatamente – ha dichiarato il Presidente di FIAB, Giulietta Pagliaccio – attraverso una serie di politiche ad hoc, che tengano conto delle esigenze dei cicloviaggiatori. Per questo motivo siamo da sempre impegnati in una forte attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione sui temi della mobilità sostenibile, del miglioramento della ciclabilità del territorio e dell’interscambio tra bici e altri mezzi di trasporto pubblici, per rendere l’Italia una meta sempre più competitiva e attraente per i tanti appassionati, anche stranieri, che sognano di organizzare il loro prossimo viaggio nel Belpaese – ovviamente, in sella a una bici».