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Biocarburanti per aerei, al via partnership tra Klm e Costa Rica

Il vettore olandese e il governo del paese dell’America Latina hanno siglato un’accordo volto a diminuire le emissioni di CO2 nel settore del trasporto aereo

 

Biocarburanti per aerei

 

 

(Rinnovabili.it) – Continua l’impegno di Klm verso la mobilità aerea sostenibile. Il vettore olandese e il governo del Costa Rica hanno infatti sottoscritto una lettera di intenti allo scopo di combattere le emissioni di biossido di carbonio attraverso l’utilizzo di biocarburanti sui velivoli della compagnia, che è la prima al mondo ad aver siglato un accordo simile con un governo.

 “L’obiettivo è rendere più sostenibile il settore dell’aviazione civile” ha detto René de Groot, Chief Operating Officer di KLM. “L’aumento della produzione e dell’offerta di biocarburanti provocherà un calo dei prezzi e dunque un aumento del numero di vettori che vorranno farne uso”.

Dal canto suo, anche il governo dello stato latinoamericano punta in alto, come spiega lo stesso ministro dell’Ambiente e delle Risorse energetiche del Costa Rica, Edgar Gutierrez Espeleta: “Il nostro paese mira a raggiungere la cosiddetta carbon neutralità. Per questo è importante essere la destinazione di questo collegamento di KLM, che da tempo è impegnata nello sviluppo di tecnologie volte a sviluppare i biocarburanti”. La compagnia del gruppo Air France, infatti, non è nuova a questa strategia ambientale: nel 2009 i primi esperimenti poi, a inizio 2016, fece il pieno di biofuel ai suoi aerei in volo tra Oslo e Amsterdam, con un prodotto a base di olio di Camelina prodotto in Finlandia. Nel settembre dello stesso anno firmò un accordo triennale per rifornire di biocarburante i propri velivoli in partenza da Los Angeles e diretti nella capitale olandese. In questo caso, il prodotto era sintetizzato in California utilizzando come base l’olio da cucina usato. Altri voli commerciali Klm alimentati a biofuel sono alcuni in partenza da New York e Rio de Janeiro.

 

La collaborazione con il Costa Rica avviene tramite il partner SkyNRG, lo stesso presente in California. L’impiego di questo carburante ha permesso al vettore di ridurre le proprie emissioni di CO2 di oltre l’80% rispetto al normale prodotto fossile presente nei serbatoi degli aerei commerciali il cui prezzo, tuttavia, è ancora di gran lunga inferiore rispetto al biofuel testato.