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I green job guidano la transizione, ma la domanda supera ancora l’offerta

Il World Economic Forum rimarca la necessità di sviluppare competenze adeguate alla transizione. Il margine tra domanda e offerta si è assottigliato del 12% tra 2022 e 2023, ma mancano ancora troppe competenze

Lavori sostenibili: il futuro dei green jobs secondo il WEF
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La tutela ambientale entra per la 1° volta nella lista dei lavori sostenibili più in crescita stilata dal World Economic Forum

Digitalizzazione e intelligenza artificiale, transizione energetica e risposte ai cambiamenti climatici sono 3 delle principali tendenze che trasformeranno di più il mercato del lavoro entro il 2030. Tra i lavori più in crescita nei prossimi anni ci sono molti green jobs, lavori sostenibili legati alla transizione e all’ambiente: dagli specialisti in veicoli autonomi ed elettrici agli ingegneri ambientali, agli ingegneri delle energie rinnovabili.

È la previsione avanzata dal World Economic Forum (WEF) nel rapporto Future of Jobs Report 2025, rilasciato alla vigilia del summit a Davos. I dati emergono da un sondaggio condotto su oltre 1.000 datori di lavoro globali, che rappresentano collettivamente più di 14 milioni di lavoratori in 22 cluster industriali e 55 economie da tutto il mondo.

Nel complesso, le profonde trasformazioni in corso creeranno 170 milioni di posti di lavoro entro fine decennio, il 14% dell’occupazione attuale. Bruciandone circa 92 mln. Per una crescita netta di 78 milioni di posti di lavoro.

Green jobs, le tendenze al 2030

Una buona parte di questi lavori saranno green jobs. Il WEF prevede da tempo un’impennata importante dei lavori sostenibili, evidenziando anche i fattori di freno più importanti. Il principale è una domanda ancora ben superiore all’offerta e alla disponibilità di competenze adeguate.

L’allarme resta invariato. Il rapporto appena rilasciato parla chiaro. Nonostante un aumento del 12% nelle competenze verdi globali tra il 2022 e il 2023, la domanda supera ancora l’offerta. È urgente investire nella formazione per cogliere le opportunità della transizione verde, sottolinea il WEF.

I nuovi dati WEF danno un’altra conferma. Nonostante incertezze geopolitiche e inciampi della diplomazia internazionale sul clima, affrontare la crisi climatica resta una priorità. E un trend capace di modellare profondamente il futuro del lavoro.

Secondo il rapporto, il 47% dei datori di lavoro prevede che gli investimenti per ridurre le emissioni di carbonio guideranno la trasformazione aziendale, mentre il 41% si aspetta cambiamenti significativi per adattarsi al cambiamento climatico.

Questi trend sono particolarmente rilevanti nei settori industriali ad alta intensità di carbonio, come Automotive e Aerospace (71%) e Mining and Metals (69%), dove la decarbonizzazione richiederà upskilling e reskilling dei lavoratori.

Questo orizzonte sta alimentando la domanda di ruoli come ingegneri delle energie rinnovabili, ingegneri ambientali e specialisti di veicoli elettrici e autonomi, che sono “tutti tra i 15 lavori in più rapida crescita”, specifica il WEF.

Il rapporto prevede anche “una maggiore attenzione alla tutela ambientale, che è entrata per la prima volta nell’elenco delle 10 competenze in più rapida crescita”.

Scarica il rapporto Future of Jobs Report 2025

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