Winter Supply Outlook 2024/25: riserve gas piene al 94% al 1° ottobre
L’Italia e gli altri paesi membri dell’Unione europea appaiono ben preparati all’inverno 2024-2025 e ai successivi mesi estivi sotto il profilo energetico. Il livello dello stoccaggio del gas è alto, così come la sicurezza delle forniture. A rivelarlo è l’European Network for Transmission System Operators for Gas (ENTSOG) nel suo rapporto di previsione annuale, il Winter Supply Outlook 2024/25.
Il documento considera le limitazioni alle importazioni russe tramite la rotta di fornitura ucraina (fine del transito dopo dicembre 2024) e Turkstream nel caso di riferimento e analizza l’impatto di un’interruzione totale della fornitura russa considerando, in questo caso, la domanda aggiuntiva in Moldavia. Vediamo nel dettaglio i principali risultati.
Stoccaggio gas 2024 nell’UE, a che punto siamo?
Al momento il livello di stoccaggio gas dell’UE è decisamente elevato. Al 1° ottobre 2024 le riserve risultano piene al 94% (1.083 TWh), quota paragonabile al livello dello scorso anno. Quindi 4 punti percentuali sopra l’obiettivo del 1° novembre.
Ciò, sottolineano gli autori, è essenzialmente dovuto all’elevato livello di riempimento (59%) all’inizio del periodo di iniezione, così come al minor consumo di gas registrato a partire dallo scoppio della crisi energetica e alle misure dedicate introdotte dagli Stati membri.
Leggi anche Produzione e consumo di energia in Italia: meno gas, più rinnovabili
Da dove arriva il gas?
Oggi le importazioni di GNL e il gas naturale norvegese rappresentano le maggiori fonti per l’approvvigionamento di gas da parte degli Stati membri dell’UE. E, secondo gli autori, anche senza le importazioni di gas russo tramite gasdotto tramite Ucraina o Turkstream dal 1° ottobre 2024, l’Unione europea può raggiungere livelli minimi di stoccaggio del 30% alla fine dell’inverno. “Ciò garantirebbe il rifornimento la prossima estate – sottolinea la Commissione europea -, mentre livelli più elevati fornirebbero ulteriore flessibilità”.
“È positivo vedere di nuovo livelli di stoccaggio molto più alti del solito in questo periodo dell’anno e l’attuale situazione di fornitura stabile è l’effetto degli sforzi continui degli Stati membri”, ha commentato Piotr Kuś, Direttore generale di ENTSOG. “La valutazione ribadisce la necessità di iniettare gas durante la stagione estiva e la considerazione di opzioni per la flessibilità di stoccaggio per garantire che l’UE sia adeguatamente preparata per l’inverno”.
Inverno 2024-2025, quali rischi per il sistema gas ?
Ma quali sono i rischi e quanto è preparato il Blocco? Secondo il Winter Supply Outlook un significativo prelievo dagli stoccaggi all’inizio della stagione invernale si tradurrebbe in bassi livelli di riserva alla fine della stagione; il che ridurrebbe la flessibilità e aumenterebbe il rischio di riduzione della domanda in caso di freddo.
La valutazione mostra che alcuni paesi europei stanno riservando parte del proprio stock di gas come riserve strategiche. In caso di interruzione completa delle forniture dai gasdotti russi durante un inverno freddo e combinato con una fornitura di GNL molto più bassa, i risultati della simulazione hanno mostrato che l’introduzione di possibili misure, come forniture aggiuntive e una riduzione del 15% della domanda di gas, consentirebbe di raggiungere un livello di stoccaggio adeguato.
“Guardando alla prossima estate, il rapporto conferma la necessità di continuare a prepararsi per gli inverni successivi, ad esempio immagazzinando gas durante i mesi estivi e riducendo la domanda di gas”, spiega la Commissione europea in una nota di commento. E “dimostra l’indipendenza del sistema del gas dell’UE dall’approvvigionamento tramite gasdotti russi“.
Le parole della Commissaria europea all’Energia Kadri Simson
Sulla questione fornitura gas è intervenuta anche la Commissaria all’Energia uscente Kadri Simson, in occasione del Consiglio UE Energia. “Come sapete, alla fine dell’anno assisteremo alla scadenza dell’accordo sul transito del gas tra Gazprom e Naftogaz. Oggi ho ribadito ai Ministri che siamo pronti. Sapevamo che questo contratto sarebbe scaduto entro la fine dell’anno. La Commissione ha collaborato strettamente con gli Stati membri maggiormente colpiti per preparare uno scenario di transito zero a partire dal 1° gennaio 2025“.
“L’Europa centrale e sudorientale dispone di opzioni di approvvigionamento diversificate per sostituire completamente i 14 miliardi di metri cubi di gas russo che ancora transitano attraverso l’Ucraina. I terminali GNL nuovi ed esistenti hanno una capacità sufficiente, l’infrastruttura di trasporto è sufficiente ed esistono diverse rotte di approvvigionamento alternative sia per il GNL che per le importazioni tramite gasdotti. L’ho già detto e lo ripeto: non ci sono scuse, l’UE può vivere senza il gas russo“.
Leggi qui il report di ENTOSG