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Il vero costo (sociale) della cattura del carbonio

Un sistema energetico che include CCS, DAC e tecnologie basate sulla cattura della CO2 ha costi sociali 9-12 volte più alti rispetto a un sistema 100% rinnovabili. Lo studio dell’università di Stanford

Il vero costo (sociale) della cattura del carbonio
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Investire nella cattura del carbonio è molto più costoso e dannoso rispetto a una transizione globale alle energie rinnovabili, che ci porti verso un mondo alimentato al 100% da energia pulita. La convenienza di eolico, solare, geotermico e idroelettrico rispetto alle tecnologie di carbon capture & storage (CCS) e direct air capture (DAC) è tangibile per quasi tutti i 149 paesi analizzati da uno studio pubblicato su Environmental Science & Technology.

Studio che aggiunge altre evidenze alla tesi del suo primo autore, Mark Jacobson, uno dei maggiori esperti mondiali di energia e clima: un sistema basato al 100% sulle rinnovabili è tecnicamente fattibile e socialmente desiderabile, mentre le alternative di cui oggi si discute (CCS e DAC, ma anche il nucleare) sono false soluzioni.

Leggi l’intervista di Rinnovabili a Mark Jacobson su vantaggi e fattibilità di un sistema 100% rinnovabili

L’analisi di Jacobson e colleghi include nel calcolo dei costi i cosiddetti costi sociali, cioè l’impatto sulla qualità dell’aria e degli ecosistemi, e sulla salute umana, che comportano le soluzioni che adottiamo per la transizione.

“Se spendi 1 dollaro per la cattura del carbonio invece che per vento, acqua e sole, stai aumentando la CO2, l’inquinamento atmosferico, il fabbisogno energetico, i costi energetici, le condutture e i costi sociali totali”, spiega Jacobson.

Calcolare il vero impatto della cattura del carbonio

L’analisi dimostra che un sistema energetico basato al 100% su eolico, solare, idroelettrico e geotermico riduce il fabbisogno energetico del 54,4%, i costi energetici del 59,6% e i costi sociali del 91,8% rispetto alla situazione attuale. Al contrario, la cattura del carbonio comporterebbe costi sociali annui tra 60.000 e 80.000 miliardi di dollari, un valore 9,1-12,1 volte superiore rispetto a un sistema interamente rinnovabile.

Perché non puntare su una transizione che adotti sia le rinnovabili sia la cattura del carbonio? Per lo studio, anche con l’utilizzo di energia pulita, CCS e DAC aumentano la domanda di energia, l’inquinamento e i costi. Queste tecnologie catturano solo CO2, ma non riducono altri inquinanti atmosferici. Inoltre, la loro efficienza è limitata e non elimina il problema della combustione di combustibili fossili. Anzi, contribuisce a prolungare la dipendenza del sistema energetico da gas, petrolio e carbone.

Lo studio dell’università di Stanford

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