La strategia che il Gruppo Hera ha avuto sulla ricerca e sviluppo delle tecnologie da fonte rinnovabile sembra una storia proveniente da un pianeta molto lontano.
Oggi è stato infatti inaugurato, e presentato ieri in anteprima alla stampa, il modernissimo Centro di ricerca applicata sulle fonti rinnovabili, una sorta di luccicante astronave che contiene, in pochi metri quadrati, tutto ciò che è più innovativo sul mercato delle tecnologie green. Una scelta in forte controtendenza con la drammatica crisi in cui versa il Paese. E mentre altre società ed enti di servizi energetici si occupano di ristrutturazione del personale, mobilità, contrazione dei servizi e altre alchimie per resistere, minimizzando i danni, al passaggio di questa tormenta economica epocale, il Gruppo Hera investe sulla ricerca per garantire scelte industriali credibili dal punto di vista economico ed ambientale. “La finalità di questo Centro – sottolinea l’ing. Claudio Anzalone, Responsabile Ricerca e Sviluppo di Hera – è di testare direttamente e in proprio ogni soluzione prescelta, raccogliendo dati sulla funzionalità, il rendimento, l’efficienza e tanto altro per arrivare ad una mappatura “indipendente” delle tecnologie, uno screening necessario per poi operare delle scelte”. Ma la notizia a mio giudizio ancor più interessante è che questo progetto non è stato finanziato con denaro pubblico ma, come accennato, interamente con fondi propri.
Il Centro
All’interno e all’esterno di un involucro studiato per ottenere un’ esposizione solare ottimale, sono state collocate diverse tecnologie, e relativi sistemi di controllo, che potremo dividere in tre grandi famiglie:
1. Tecnologie per la generazione primaria
- Fotovoltaico fisso (mono, policristallino, amorfo, talluro cadmio)
- Fotovoltaico ad inseguimento
- Fotovoltaico a concentrazione ad inseguimento
- Concentratore termico parabolico ad inseguimento
- Combinato (fotovoltaico + termico)
- Aerogeneratore ad asse orizzontale
- Caldaia a biomassa multi combustibile (in via di realizzazione)
2. Tecnologie per lo stoccaggio energetico
- Idrogeno
- Batterie
3. Tecnologie per la generazione secondaria
- Energia elettrica da idrogeno (Fuel cell)
- Freddo (tec. ad assorbimento) da energia termica
Insomma un test site sulle rinnovabili assolutamente unico in Italia che costituirà, come ricorda Maurizio Chiarini Amministratore Delegato del Gruppo Hera, uno strumento essenziale per la ricerca di settore nel Paese. “Le straordinarie potenzialità scientifiche di HEnergia – ci illustra il prof. Cesare Saccani del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, partner scientifico del progetto – permetterà al Gruppo di entrare nei circuiti internazionali di ricerca e di sviluppo industriale del settore, creando uno specifico know-how, di rilevamento, verifica e comparazione di tecnologie e prodotti, oggi inesistente in Italia e credo, a mia conoscenza, nel mondo”.
Il Centro HEnergia nasce anche con la prerogativa della divulgazione ed è stato appositamente dotato, al suo interno, di un percorso didattico aperto anche alle scolaresche ed ai tecnici.
Ciò che ho visto con i miei occhi a Forlì è uno spaccato autentico sulle virtù e sulle capacità del nostro Paese, una ventata di ottimismo di cui l’Italia, sempre più strangolata dall’instabilità economica e la scarsa credibilità politica, avrebbe bisogno per riprendere a volare. Buona fortuna HEnergia.