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La transizione digitale in Europa peserà fino al 3,2% di consumi energetici 2030

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

di Tommaso Tetro

(Rinnovabili.it) – La transizione digitale, e insieme quella ecologica, avrà un peso anche sui consumi energetici. A rilevarlo uno studio della commissione Europea dedicato ai servizi cloud e ai data center, in una chiave di maggior sostenibilità ambientale. I risultati infatti mostrano che il consumo di energia nei Paesi membri dell’Ue per il futuro digitale dell’Europa dovrebbe aumentare la domanda di elettricità portandola dal 2,7 al 3,2% entro il 2030.

Questo tipo di approccio – viene spiegato – servirà per sostenere gli sforzi per raggiungere l’obiettivo della Strategia digitale che punta a ottenere data center altamente efficienti dal punto di vista energetico e ambientalmente sostenibili entro il 2030; oltre a provare a definire un regolamento europeo sul cloud, costruito da un unico insieme di regole, di norme, e di tecnologie.

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Secondo la vicepresidente della commissione Ue Margrethe Vestager, responsabile della transizione digitale dell’Europa, “il Green deal europeo mira alla neutralità climatica entro il 2050. Ed è per questo che non possiamo lasciare che il consumo di elettricità rimanga incontrollato. Usare in modo più intelligente e più verde le tecnologie digitali è un elemento fondamentale per garantire il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo per l’Europa”. Sulla stessa linea le parole del commissario per il Mercato interno Thierry Breton: “Il volume globale di dati continuerà a crescere rapidamente. Ecco perché stiamo promuovendo infrastrutture adeguate per servizi cloud efficienti anche e soprattutto dal punto di vista ambientale, oltre a data center sempre più efficienti dal punto di vista energetico. L’Europa – osserva – sarà l’epicentro della tecnologia verde”.

Lo studio europeo sulla trasformazione digitale fornisce però delle opzioni per gestire in modo equilibrato questo aumento, sia tecniche che politiche. Tra le prime vengono citati sistemi di raffreddamento più efficienti, riutilizzo del calore, uso di energia rinnovabile per fornire l’elettricità necessaria ai data center e eventuale costruzione dei data center in regioni dal clima freddo. Mentre per le opzioni politiche si va dall’uso degli appalti pubblici verdi a regole per le autorità pubbliche europee per l’utilizzo e la scelta di servizi rispettosi dell’ambiente; ma anche la definizione di requisiti di trasparenza e la promozione di indicatori omogenei sull’efficienza energetica.

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