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Tate, il fornitore digitale che ha reso luce e gas “trasparenti”

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Articolo pubbliredazionale

Energia verde e tariffe luce e gas trasparenti con l’app Tate

(Rinnovabili.it) – E se per gestire la propria spesa energetica bastassero pochi tocchi sullo schermo dello smartphone? E se si potesse avere sempre sotto mano i propri consumi di luce e gas, spiegati in maniera semplice e diretta? E se bastasse un click per ottenere una fornitura energetica completamente green ma anche trasparente e conveniente? In Italia esiste una startup che ha deciso di raccogliere tutte queste sfide e rispondervi con un servizio innovativo. Parliamo di Tate, compagnia hi-tech nata nel 2018 da quattro fondatori appassionati di digitale. La società ha trasformato questa passione in uno strumento di gestione delle forniture luce e gas tagliato sulle esigenze degli utenti. E lo ha fatto promuovendo le energie rinnovabili e la decarbonizzazione, riducendo i costi e aumentando l’innovazione.

Nel 2023, salvo proroghe dell’ultimo minuto, l’Autorità di regolamentazione ARERA chiuderà per sempre il servizio di maggior tutela lasciando tutto il campo al mercato libero; un mercato su cui oggi si trova già una buona fetta di clienti domestici e commerciali. A dicembre 2020, infatti, oltre il 50% delle famiglie italiane risultava aver abbandonato la maggior tutela. Il motivo è facilmente intuibile. La concorrenza tra aziende permette di offrire tariffe teoricamente più convenienti di quelle regolamentate, modulando l’offerta anche rispetto alla domanda. Il prezzo di luce e gas viene definito esclusivamente dal fornitore per quel che riguarda la componente energia. Ad ARERA spetta unicamente il compito di fissare i costi di trasporto, distribuzione e gli oneri di sistema.

Ma per chi è passato al mercato libero e per chi dovrà necessariamente farlo prima di gennaio 2023, orientarsi non è sempre facile. Anche semplicemente ottenere le informazioni base può a volte significare incappare in offerte opache e piene di tecnicismi, lunghe attese telefoniche, procedure complesse e persino false credenziali verdi.

Tate, l’energia intelligente che non nasconde nulla

In soccorso arriva Tate, società hi-tech che ha fatto della semplicità e della trasparenza il suo biglietto da visita. 

Partendo dalle esigenze moderne e dalla esperienza di consumatori degli stessi fondatori, Tate ha plasmato ad un nuovo concetto di fornitore energetico: più smart, attento, verde e vicino al cliente. La società è nata con l’obiettivo di portare la rivoluzione digitale nel mercato al dettaglio dell’energia, abbattendo quel muro di diffidenza che tiene ancora distante l’utente medio. Come? Con un’app per smartphone, un programma su misura per la gestione delle utenze luce e gas sotto ogni aspetto. Dal monitoraggio dei consumi al pagamento e consultazione delle bollette, dalla calendarizzazione delle spese alla richiesta di assistenza. Persino l’adesione al servizio e la sottoscrizione del contratto sono completamente digitali. Pochi click e qualche minuto di attesa, senza pdf da firmare o telefonate da effettuare. Tate si occupa di gestire tutta la burocrazia grazie all’automazione, tenendo gli utenti aggiornati durante il processo.  

Se la digitalizzazione rappresenta il cervello del servizio, la trasparenza è il suo cuore. La società ha voluto puntare fin da subito su tariffe facili da comprendere e su prezzi onesti e sostenibili. Sul sito della startup non troverete quindi nessuna promozione usata come specchietto per le allodole e successivamente gonfiata. Nè una molteplicità di offerte dalle clausole scritte in piccolo e dai termini poco chiari. Piuttosto un approccio chiaro e diretto. 

La società offre ai propri clienti il suo stesso prezzo di acquisto dell’energia all’ingrosso, senza sovraccosti. Gli utenti possono scegliere tra due tariffe per l’elettricità e due per il gas. La prima a prezzo variabile, legata all’andamento mensile del PUN (Prezzo Unico Nazionale) nel caso dell’elettricità e del PSV (Punto di Scambio Virtuale) per il gas. La seconda a prezzo fisso – bloccato per 12 mesi – il cui costo corrisponde a quello più basso che la società è riuscita a contrattare sul mercato.

Ma se il prezzo di vendita al cliente è lo stesso di quello di acquisto, come “guadagna” Tate? La realtà è che non ha problemi a mostrarlo e ad evidenziarlo fin dalle comunicazioni iniziali. Il servizio chiede una quota mensile fissa di 0,95€/kW di potenza del contatore per la luce e di 2,85€ per il gas a copertura dei costi di gestione. Una quota messa nero su bianco, che non cambia mai, neppure in caso di consumi finali in crescita o nel momento del rinnovo dell’offerta.

Fornitura verde e assistenza ai clienti

Digitale, trasparente ma anche green. Il servizio offre all’utente la garanzia di far parte a pieno titolo della transizione ecologica in atto. La fornitura è, infatti, 100% verde. Per la precisione l’azienda vende unicamente energia proveniente da fonti rinnovabili, certificata tramite il sistema delle Garanzie d’Origine dell’Unione Europea.

L’app Tate permette dunque di accedere ad energia pulita con tariffe completamente trasparenti, pagando luce e gas al prezzo all’ingrosso. E di gestire con pochi tocchi le proprie utenze e persino abbonamenti esterni, come ad esempio a servizi di streaming o di fitness. L’applicazione conserva tutte le bollette spiegandole in maniera chiara e offrendo diverse modalità di pagamento (compreso tramite carta di credito o Google Pay). 

Ma nella corsa alla automatizzazione la società non ha voluto dimenticare il contatto diretto con l’utente. Per l’assistenza clienti ha deciso di rinunciare alla formula spesso lenta e dispersiva dei call-center e anche a quella impersonale dei bot di messaggistica. Tate preferisce un’assistenza più veloce e disponibile tramite un sistema di chat integrato nell’applicazione e sul sito, dove c’è sempre una persona in carne ed ossa a rispondere.

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