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Distribuzione elettrica sostenibile, il ruolo dei quadri MT senza SF6

Quadri MT senza SF6: Siemens lancia Blue GIS in Italia
crediti: Siemens

Hanno le stesse funzionalità dei quadri elettrici in media tensione (MT) convenzionali e un ingombro similare. Ma si rivelano più efficienti in termini di costi durante l’intero ciclo di vita. E, soprattutto, hanno un impatto ambientale sensibilmente più basso. Come? Sono completamente privi di esafluoruro di zolfo (SF6), un gas con potere climalterante molto elevato. Arrivano anche sul mercato italiano i quadri MT senza SF6 di Siemens, che il 2 ottobre ha presentato il suo nuovo portfolio di quadri elettrici di media tensione blue GIS.

Verso una distribuzione dell’energia più rispettosa del clima

Grazie alle sue proprietà fisiche e chimiche, l’esafluoruro di zolfo è un gas inerte con ottime qualità isolanti. Trasparente, inodore, non tossico né infiammabile, l’SF6 ha un’alta stabilità termica e elevata resistenza elettrica. Caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto per diversi usi industriali, soprattutto come dielettrico e isolante termico. La maggior parte dell’SF6 prodotto oggi viene impiegato per gli interruttori e i sezionatori sulle linee di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica.

Tuttavia, l’SF6 è anche un gas a effetto serra con un potere climalterante tra i più elevati. Secondo l’ultimo rapporto del Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico dell’ONU (IPCC), l’esafluoruro di zolfo è 24.300 volte più potente dell’anidride carbonica (e 18.200 volte più potente nei primi 20 anni in cui resta in atmosfera). In altre parole, rilasciare 1 kg di SF6 in atmosfera equivale a emettere 24,3 tonnellate di CO2. Inoltre, questo gas permane in atmosfera anche 3.200 anni. Come altri gas fluorurati (F-gas), l’SF6 è impiegato per usi industriali da circa 35 anni come sostituto di altre sostanze, gradualmente dismesse ai sensi del Protocollo di Montréal del 1987 perché dannose per l’ozono.

Lo stop agli F-gas in UE

Per queste ragioni, nel contesto del Green Deal, negli ultimi anni l’Unione Europea ha rimesso mano alla normativa sui gas fluorurati. Dopo 2 anni di lavori, il 7 febbraio 2024 Bruxelles ha approvato il regolamento 2024/573, che è poi entrato formalmente in vigore l’11 marzo di quest’anno.

Il regolamento UE sostituisce il precedente approvato 10 anni prima e istituisce un sistema che ha l’obiettivo di ridurre gradualmente la disponibilità sul mercato degli F-gas. Più in dettaglio, la normativa dà disposizioni in materia di contenimento, uso, recupero, riciclaggio, rigenerzione e distruzione dei gas fluorurati. E tratta sia dei gas sia delle apparecchiature che li impiegano. Tra cui anche i quadri elettrici.

Per questa tipologia di apparecchi, il nuovo regolamento stabilisce la messa al bando graduale dei quadri in media tensione che impiegano SF6. Il phase out inizia a gennaio 2026 e procede per tappe incrementali fino al divieto, nel 2031, di immettere sul mercato nuovi quadri MT basati sull’esafluoruro di zolfo.

Quadri MT senza SF6, la proposta di Siemens

L’addio deciso da Bruxelles si compirà in tempi rapidi anche perché non esistono vere barriere tecnologiche: alternative prive di esafluoruro di zolfo sono già ampiamente disponibili. E molte aziende non hanno atteso i nuovi obblighi comunitari per inserire nella loro offerta commerciale quadri elettrici SF6-free. Tra queste, anche Siemens.

“Oggi in Siemens annunciamo che siamo già in grado di fornire quadri isolati in gas (GIS) fino a 24 kV senza l’uso di gas fluorurati. In questo modo permettiamo ai nostri clienti di non scendere a compromessi in termini di sicurezza, disponibilità, costi del ciclo di vita e dimensioni”, spiega Marco Rastelli, Head of Electrification and Automation di Siemens Smart Infrastructure.

Il lancio in Italia arriva dopo che i quadri elettrici di media tensione blue GIS hanno superato i test previsti dalla normativa nazionale e sono già stati installati in diversi paesi europei. Quali sono i dettagli tecnici e come viene sostituito l’SF6?

Clean Air, l’alternativa pulita all’SF6

Al posto dell’esafluoruro di zolfo, I nuovi quadri elettrici MT Siemens impiegano la tecnologia di commutazione in vuoto e un gas isolante di origine naturale, Clean Air. Si tratta di un gas costituito da componenti naturali dell’aria ambiente. Privo di F-gas ma anche innocuo, stabile, non tossico, non infiammabile e adatto a tutte le temperature di esercizio. In grado, quindi, di garantire le medesime funzionalità dei quadri convenzionali, nonché lo stesso ingombro. Ma con un’efficienza maggiore lungo il ciclo di vita e un impatto ambientale molto ridotto.

Milano guida la sperimentazione della distribuzione elettrica sostenibile

Il quadro elettrico MT senza SF6 di Siemens è già in funzione in Italia grazie a un progetto pilota che coinvolge Siemens e Unareti, società del Gruppo A2A che gestisce circa 15mila km di rete per la distribuzione di energia elettrica e gas. La sperimentazione è partita a Milano con l’installazione del 1° quadro in media tensione isolato privo di esafluoruro di zolfo. L’obiettivo è portare l’elettricità in una zona del capoluogo lombardo utilizzando la tecnologia Clean Air della società tedesca. “Siamo partiti con una prima installazione a Milano e siamo soddisfatti dell’avvio positivo di questo progetto pilota, che ci permetterà di avere apparecchiature sostenibili per lo sviluppo delle infrastrutture elettriche, che richiedono enormi investimenti nei prossimi anni”, commenta Francesco Gerli, ad di Unareti. 

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