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Pubblicato l’elenco dei finalisti dell’Earthshot Prize. 1 milione di sterline al vincitore

Earthshot Prize
By Office of U.S. Ambassador to U.K. – https://twitter.com/USAmbUK/status/1450050897539649539, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=111536981

(Rinnovabili.it) – Il principe William ha recentemente svelato i 15 finalisti dell’Earthshot Prize di quest’anno. Il premio è riservato a imprenditori e innovatori che sperimentino soluzioni sostenibili per rispondere alle sfide della crisi ecologica in cinque ambiti specifici. I vincitori riceveranno un premio di 1 milione di sterline per realizzare la propria idea. 

Il principe William ha commentato: “Gli innovatori, i leader e i visionari che compongono i nostri Earthshot Finalists del 2022 dimostrano che ci sono molte ragioni per essere ottimisti sul futuro del nostro pianeta. Stanno indirizzando il loro tempo, energia e talento verso soluzioni audaci con il potere non solo di risolvere le più grandi sfide ambientali del nostro pianeta, ma di creare comunità più sane, più prospere e più sostenibili per le generazioni a venire“.

L’Earthshot Prize 2022

L’Earthshot Prize è un’onorificenza che si ispira al Moonshot, premio istituito da John Fitzgerald Kennedy che ha dato impulso allo sviluppo tecnologico degli anni ‘60 riunendo milioni di intelligenze intorno a un obiettivo comune: portare l’uomo sulla Luna. 

Cinque le sezioni per le quali è richiesto questa volta il contributo: ecosistemi, aria pulita, oceani, rifiuti e clima, per le quali saranno premiate le idee più semplici e ambiziose. 

Le 5 proposte vincitrici saranno scelte dall’Earthshot Prize Council, un gruppo di individui influenti che utilizzano il proprio peso per stimolare risposte alla crisi ecologica. Tra questi figurano il Principe William, la regina Rania Al Abdullah di Giordania, Cate Blanchett, Daniel Alves Da Silva, Sir David Attenborough, Ernest Gibson, Hindou Oumarou Ibrahim, Jack Ma, Shakira Mebarak, Yao Ming, Luisa Neubauer, Indra Nooyi, il Dr. Ngozi Okonjo-Iweala e Naoko Yamazaki.

I finalisti di quest’anno 

Categoria ripristino degli ecosistemi

Desert Agricultural Transformation: dalla Cina l’idea di un team di scienziati che, attraverso l’innovazione tecnologica in agricoltura, trasforma paesaggi desertici rendendoli coltivabili;

Hutan: modello sviluppato in Malesia che associa alla protezione degli oranghi il supporto all’occupazione e al sostentamento delle popolazioni locali, ripristinando le foreste;

Kheyti: una soluzione dedicata ai piccoli agricoltori, in India, per abbassare i costi e aumentare i raccolti, per tutelare la piccola agricoltura in un contesto particolarmente colpito dai cambiamenti climatici.

Categoria aria pulita

The Ampd Enertainer: un sistema sviluppato a Hong Kong che realizza batterie elettriche senza emissioni;

Mukuru Clean Stoves: start-up kenyota che realizza stufe a combustione pulita;

Roam: sempre dal Kenya veicoli a basse emissioni per rendere il trasporto urbano pulito e accessibile.

Categoria oceani

The Great Bubble Barrier: una tecnica sviluppata nei Paesi Bassi che intercetta le materie prime plastiche prima che arrivino negli oceani, creando una bolla che le blocca;

Donne indigene della Grande Barriera Corallina: un programma sviluppato in Australia che unisce il patrimonio culturale indigeno con le tecnologie digitali per la protezione del mare;

SeaForester: dal Portogallo l’innovativa coltivazione di alghe marine in grado di ripristinare le foreste oceaniche.

Categoria zero sprechi

City of Amsterdam Circular Economy: iniziativa cittadina per chiudere il cerchio dell’economia circolare entro il 2050;

Fleather: dall’India l’innovazione che crea pelle dai rifiuti dei fiori;

Notpla: un’alternativa agli imballaggi di plastica prodotta con le alghe nel Regno Unito.

Categoria cambiamenti climatici

LanzaTech: una soluzione circolare sviluppata negli USA per riciclare i rifiuti di carbonio producendo carburanti sostenibili;

Low Carbon Materials: nuovo materiale, sviluppato nel Regno Unito, che trasforma i rifiuti plastici non riciclabili in blocchi di cemento a zero emissioni;

44.01: in Oman un gruppo di amici d’infanzia ha sviluppato una tecnica che trasforma la CO2 in roccia, per conservarla nel sottosuolo. 

La cerimonia dell’ Earthshot Prize sarà il 2 dicembre

I 15 finalisti sono stati scelti dall’Expert Advisory Panel composto da scienziati, accademici ed esperti dei vari temi. Ogni soluzione è stata individuata per i propri potenziali impatti su persone e natura. Tutte le realtà individuate in questa selezione riceveranno supporto e risorse da parte dell’Earthshot Prize Global Alliance Members, una rete di imprese distribuite in tutto il mondo impegnate a cercare soluzioni climatiche e ambientali innovative. 

Il vincitore dell’Earthshot Prize di quest’anno verrà premiato il 2 dicembre alla MGM Music Hall di Boston, e la cerimonia verrà trasmessa in tutto il mondo, visibile nel Regno Unito sulla BBC, negli USA sulla PBS e su Multichoice in tutta l’Africa. A livello globale, lo spettacolo sarà disponibile su Youtube a partire dal 4 dicembre. 

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