Oltre ai progetti per l’estrazione di gomma naturale da Guayule sono in corso altre attività di ricerca per valorizzare interamente le componenti dell’arbusto. La pianta di Guayule è sostanzialmente costituita da quattro componenti, che hanno tutte un alto potenziale di sfruttamento industriale: (i) la frazione di gomma naturale, (ii) la frazione delle resine terpeniche e degli oli essenziali, (iii) la frazione cellulosica/emicellulosica e (iv) la frazione lignicea.
Per sfruttare, senza sprechi, tutte le componenti, è necessario sviluppare quella che viene definita una “piattaforma tecnologica completa”, vale a dire un processo tecnologico in grado di realizzare una bioraffineria che consente la piena valorizzazione industriale della pianta nella sua interezza. Un sistema, questo, che rappresenta nel suo insieme un esempio concreto di economia circolare, dove tutte le attività correlate – a partire dalla coltivazione fino alla produzione e al recupero degli scarti – sono organizzate in modo da non generare rifiuti, o far diventare i rifiuti nuove risorse. Un sistema, che si declina con materie prime rinnovabili, sviluppo tecnologico, zero waste, prodotti ecosostenibili, riciclo.
I progetti in fase di sviluppo sono centrati sull’estrazione doppia di gomma naturale e di resine; sull’estrazione e isolamento di oli essenziali; sulla valorizzazione dell’ulteriore parte residuale della pianta, dopo l’estrazione delle componenti pregiate.
Estrazione della gomma naturale
L’estrazione e produzione di gomma naturale (lattice e dry) ad oggi è già realizzabile tramite la progettazione di un impianto industriale con tecnologia di estrazione con acqua.
L’estrazione doppia sia della gomma naturale (dry) che delle cosiddette resine terpeniche, è oggetto di uno specifico programma di ricerca, finalizzato a consentire una resa di estrazione pressoché totale della gomma contenuta nell’arbusto e soprattutto un notevole aumento della capacità di produzione per singola linea produttiva.
Estrazione oli essenziali
L’estrazione e isolamento di oli essenziali, di sicuro interesse per i settori della cosmesi e della profumeria, dei fitofarmaci bio per lotta integrata, della nutraceutica e della farmaceutica, è anch’essa oggetto di uno specifico programma di ricerca focalizzato sullo sviluppo di un’apposita tecnologia di estrazione, che Versalis svilupperà congiuntamente con società degli specifici settori.
Valorizzazione della parte residuale della pianta
Un altro programma di ricerca riguarda la valorizzazione dell’ulteriore parte residuale della pianta, dopo l’estrazione dei componenti più pregiati, citati in precedenza, attraverso la produzione dei cosiddetti “zuccheri di seconda generazione”, ottenuti dalla componente cellulosica della pianta, che saranno utilizzabili per produrre i cosiddetti bio-based chemicals, prodotti intermedi chimici da fonte rinnovabile. L’ultima parte residuale legnosa della pianta, oltre all’utilizzo come fonte energetica, potrà essere valorizzata per la produzione di composti bio-aromatici e nella produzione di additivi e rinforzanti naturali destinati all’industria dei materiali, tra cui le plastiche convenzionali.
Una visualizzazione dell’intero programma delle attività in corso finalizzate allo sviluppo di una piattaforma tecnologica per lo sfruttamento dell’intera pianta del Guayule è riportata nella figura seguente.