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Nuvole artificiali più riflettenti, il piano B della geoingegneria

nuvole artificiali
Foto di Lemzo da Pixabay

Originatesi dall’accumulo di sostanze inquinanti, le “nuvole artificiali” riflettono parte dell’energia solare, forse contribuendo all’abbassamento delle temperature

(Rinnovabili.it) – Quella di intervenire sul riscaldamento globale attraverso la creazione di nuvole artificiali per raffreddare il pianeta è un’idea alla quale scienziati e ricercatori guardano con sempre crescente interesse. Nubi più bianche e più luminose parrebbero in grado, almeno in teoria, di riflettere una porzione maggiore di raggi infrarossi nello spazio e, conseguentemente, di raffreddare il pianeta. 

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Le prime ipotesi furono formulate anni addietro in riferimento alle spedizioni spaziali della NASA, che già avevano evidenzialo le differenti “proprietà” tra le nuvole naturali e quelle originatesi dall’accumulo di inquinanti. Una nuova priva empirica, da prendere comunque “con le pinze”, arriva in tal senso direttamente dallo studio condotto dall’Università di Washington sulle rotte marine e sulle particolari nuvole che si verrebbero a creare dopo il passaggio delle navi.

In base allo studio, il vapore acqueo presente nell’aria andrebbe a condensarsi sulle particelle di zolfo emesse – insieme ad altri inquinanti – dai mercantili.
Da questa “unione”, spiegano gli scienziati,  verrebbero a crearsi nuvole assai differenti da quelle naturali. Maggiore è la concentrazione di particelle come il solfato disperso nell’aria, maggiore è infatti la concentrazione delle piccole goccioline d’acqua di condensazione e, quindi, più alte e più riflettenti saranno le nuvole che verrebbero a crearsi. 

Attraverso l’analisi di dati satellitari, i ricercatori hanno esaminato le nuvole originatesi dal 2003 al 2015 lungo la rotta marittima tra Europa e Sudafrica, confrontandone composizione e caratteristiche con le nubi naturali presenti nelle aree vicine. Quest’ultime sono risultate essere meno luminose, riflettenti e dunque “schermanti” rispetto alle nuvole artificiali originatesi dai mercantili. 

In base ai calcoli del team, senza gli effetti di raffreddamento dovuti a queste nuvole modificate dall’inquinamento, la Terra avrebbe potuto riscaldarsi di 1,5 ° C dalla fine del 1800. Un dato certamente significativo, ma che non dimostra con chiarezza la portata del fenomeno e, sopratutto, che non suggerisce in alcun modo i potenziali rischi connessi a simili manipolazioni. 

In ogni caso, è importante sottolinearlo, gli scienziati non sostengono in alcun modo la positività a livello climatico dell’inquinamento provocato dal trasporto marittimo. Lo studio si limita a fornire un’ulteriore prova alla teoria secondo la quale la formazione di nuvole artificiali potrebbe avere un significativo impatto sulle temperature globali. 

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