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Maker Faire Rome 2022, l’innovazione è un bene comune

Si apre oggi nella capitale la decima edizione di Maker Faire Rome, la più importante fiera europea dell'innovazione, organizzata dalla Camera di Commercio di Roma. L'appuntamento è stato lanciato ieri dalla conferenza di apertura alla presenza di un ricco parterre di ospiti nazionali e internazionali

Maker Faire Rome 2022

Maker Faire Rome 2022 – The European edition compie dieci anni

(Rinnovabili.it) – “Commonground. Innovation keep us together”. “Terreno comune. L’innovazione ci tiene insieme”. Questo il tema e leit motiv della conferenza di apertura di Maker Faire Rome 2022 – The European edition. La celebre fiera dell’innovazione organizzata dalla Camera di commercio di Roma è tornata nella capitale per il suo decimo compleanno e, negli spazi Eni dell’ex Gazometro, ha allestito una ricca tre giorni all’insegna del futuro e della condivisione. Da oggi al 9 ottobre, la manifestazione metterà in mostra il meglio della creatività italiana e non solo, attraverso progetti, idee e invenzioni nei settori più disparati. Dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla scoperta del metaverso e della realtà aumentata. Collegandosi anche all’arte visiva e alla musica.

Nei 300 spazi espositivi Maker Faire Rome 2022 permetterà ai visitatori di toccare con mano l’innovazione e agli innovatori di fare rete, ampliando conoscenze e contatti. Perché la creatività e il progresso tecnologico è e deve essere un bene per tutti. Deve dar vita ad un spazio di connessione tra persone, imprese, centri di ricerca, scuole, università in cui il fare insieme sia sinonimo di crescita sostenibile. Ed è proprio questo lo spirito che ha caratterizzato l’Opening Conference di MFR22, appuntamento introduttivo che ha esplorato assieme ad ospiti nazionali ed internazionali cosa rende l’innovazione un terreno comune e come Maker Faire Rome sia stato in questi anni il catalizzatore di questa visione condivisa.

“Quando iniziammo, 10 anni fa, non sapevamo neppure cosa stavamo iniziando”, ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma. “Cominciammo con una piccola curiosità che erano le stampanti 3D e gli artigiani digitali. Ma in questi 10 anni abbiamo visto soprattutto grazie al pubblico che veniva a visitarci, che l’innovazione si estendeva, aumentavano non solo le persone interessate ma anche i settori. Il nostro compito è stato calibrare la manifestazione in base alle curiosità e alle presenze”.

Un percorso in divenire sempre teso al domani, in grado di intercettare i trend ed anticipare il mercato, anche in un momento sfidante come quello del 2020. “Abbiamo superato anche momenti difficili come quello della pandemia, quando non abbiamo potuto fare un incontro in presenza”, ha commentato Luciano Mocci, presidente di InnovaCamera. “Eppure anche quella è stata un’esperienza che ci ha permesso di provare tutta una serie di tecnologie che avevamo visto rappresentate soltanto negli stand delle precedenti edizioni“.

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 Per l’assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità, Monica Lucarelliquesta manifestazione riporta il racconto di una Roma che è anche una città tecnologica, produttiva e che fa innovazione […] stiamo investendo tantissimo su questo tema, e voglia anche lanciare una provocazione al presidente Tagliavanti chiedendo che per i prossimi dieci anni la manifestazione non duri solo una settimana sia veramente un percorso congiunto che possa durare tutto l’anno. Lo dobbiamo a tutto l’ecosistema dell’innovazione”.

L’appuntamento ha portato sul palco ricercatori, artisti, sportivi, startupper, imprenditori, uomini e donne provenienti da settori differenti ma accomunati da un nuovo modo di “vedere”; e insieme a loro ha tracciato una sorta di perimetro dell’innovation mindset, quell’approccio mentale fondamentale per il progresso e la crescita. Sia quella personale che quella collettiva. Personaggi come Quayola, artista di fama internazionale che da tanti anni lavora sul gazing machine, letteralmente lo sguardo della macchina, e sulla relazione tra l’uomo e la tecnologia come strumento per capire il rapporto tra uomo e storia. “La tecnologia è una parte fondamentale del mio lavoro. […] ma non è un semplice strumento per risolvere problemi, è come se fosse un collaboratore con cui avere scambi e sviluppare idee”. Quayola ha realizzato per Maker Faire Rome 2022 “Storms”, opera video installata sui grandi schermi del Gazometro che permette di godere in versione ultra-high definition le tempeste che tipicamente si abbattono sulle coste della Cornovaglia.

Maker faire Rome 2022, quando l’innovazione incontra la sostenibilità

Come ogni anno Maker Faire Rome offre ai visitatori progetti, idee, soluzioni e invenzioni su ampia gamma di temi. Per quanti fossero interessati al lato green dell’evento, la fiera ha creato una sezione ad hoc in cui è possibile osservare sistemi di ottimizzazione dell’agroenergia (audit energetico), attrezzature per la cottura solare e per la nutrizione sostenibile e salutare, come il nuovo brevetto del gelato a base di legumi. Sempre in tema agritech, sarà attivo un parco dimostrativo sull’impiego di robot in agricoltura e il monitoraggio della qualità dei prodotti attraverso dei rilevatori a spettro fotonico, le video trappole per i sistemi di allarme che misurano in tempo reale le infestazioni di insetti nocivi e uno scontrino smart per i banchi di vendita dell’ortofrutta, con la valutazione immediata del grado di maturazione dei prodotti.

Nel solco di innovazione e sostenibilità, lo Smart Comp di Acea, un mini-impianto di compostaggio dotato di una rivoluzionaria tecnologia sensoristica che trasforma direttamente in loco i rifiuti umidi in compost. L’uitility è presente in fiera anche con il progetto MIDA, sviluppato in collaborazione con la startup italiana Wesii per il monitoraggio degli impianti fotovoltaici. Si tratta di un modello ultratecnologico di droni a guida autonoma che, dotati di una telecamera termica, possono volare sugli impianti ad un’altezza di 25 metri, monitorando in tempo reale l’integrità dei pannelli e ottimizzando gli interventi e i costi di manutenzione.

Da non perdere anche il progetto europeo Horizon Switch, dedicato al cambiamento degli stili di vita di sei grande aree metropolitane europee, tra cui la città di Roma, verso una nuova vita salutare e sostenibile.