di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Favorire il progresso, la condivisione di idee, creare un ‘ecosistema’ tra imprese, istituzioni, scuole, università e centri di ricerca. Arriva con questi intenti l’ottava edizione di “Maker Faire Rome – The European Edition“; che quest’anno sbarca – dal 10 al 13 dicembre – nel nuovo formato digitale e gratuito (per via delle restrizioni contro la diffusione del Covid-19) grazie all’azienda speciale della Camera di Commercio di Roma che la organizza.
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Un appello della ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano apre le danze, ancora prima che i ballerini solchino il palcoscenico: l’analfabetismo tecnologico e informatico che persiste ancora oggi è paragonabile all’analfabetismo di chi all’inizio del secolo scorso non sapeva né leggere né scrivere – è il ragionamento della ministra – e come fu fatto allora nell’immediato dopoguerra richiede oggi uno sforzo collettivo della società per superarlo.
“Maker Faire Rome è ormai un appuntamento consolidato, molto partecipato e importante non solo per la città di Roma, ma per il Paese e per tutta Europa – osserva Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, nel corso dell’evento di presentazione – l’innovazione è uno dei driver dello sviluppo globale. Sono davvero orgoglioso che, anche in quest’anno così difficile, si svolga comunque. E’ un messaggio di speranza e fiducia verso il futuro. Diamo spazio all’innovazione e raccontiamo, con passione, il Paese che guarda avanti”.
I temi al centro della manifestazione vanno dall’agri-tech al food-tech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla data science, allo sportech e alla moda, oltre alle sezioni dedicate di Maker Art e Maker Music che esploreranno l’intreccio tra arte, musica, scienza e tecnologia. Divisa in canali tematici la piattaforma è dedicata ai principali topics di Maker Faire e ha dalla sua anche un canale Main, costantemente live, da dove verranno raccontate storie quotidiane d’innovazione grazie anche allo spazio dell’ex gazometro a Roma, che diventerà per l’occasione uno studio televisivo.
In questa edizione il settore dell’agrifood occuperà la parte più importante del canale sulla sostenibilità: al centro i temi dell’innovazione per l’agricoltura e in generale l’agroalimentare. A occuparsene ci penserà il Santa Chiara Lab, centro di innovazione dell’università di Siena, insieme a ‘Rinnovabili.it’ che è anche mediapartner dell’evento. Gli argomenti, insieme alla presentazione di soluzioni concrete, saranno naturalmente l’innovazione per le sfide del clima, lo sviluppo rurale, la nuova residenzialità extra-urbana, l’importanza della scienza nutrizionale nell’epoca Covid-19, la transizione verso una sostenibilità integrale. Inoltre sempre ‘Rinnovabili.it’, insieme con Agro Camera (altra azienda speciale della Camera di Commercio di Roma) realizzerà ‘I caffè sostenibili’, che conterranno interviste a personaggi del mondo della cultura e della scienza, per parlare di un nuovo rapporto tra agricoltura e cibo.
Tra le conferme, c’è anche quest’anno Eni che racconterà l’impegno dell’azienda per una transizione energetica che contribuisca a preservare l’ambiente, offrire accesso all’energia a tutti e che sia anche contemporaneamente socialmente equa. I temi presi in considerazione sono essenzialmente tre: innovazioni tecnologiche per la decarbonizzazione, dalla generazione di energia elettrica dal moto ondoso al riciclo chimico dei rifiuti in plastica, alla cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2; JUST (Join Us in a Sustainable Transition), un programma di iniziative rivolte ai fornitori Eni per costruire insieme un ecosistema di imprese protagoniste di una transizione energetica equa e sostenibile; JOULE, la scuola di Eni per l’impresa, appena avviata e in grado di contare 5mila iscritti in un mese alla piattaforma formativa Open e 7 percorsi di incubazione per startup innovative.
“C’è spazio nella Maker Faire per tanti soggetti diversi, messi insieme per condividere progetti, idee e scoperte – osserva Paola Pisano, ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione – questo spirito di collaborazione ha un approccio interdisciplinare, è importante per l’innovazione unire diversi settori. In Italia abbiamo bisogno di questi temi per far crescere la cultura dell’innovazione che si pone come obiettivo superare gli ostacoli della società con le nuove tecnologie. Da parte nostra abbiamo il fondo per l’innovazione che ha investito un miliardo in start up. E abbiamo lavorato per far passare una norma nel decreto semplificazione per rimuovere gli ostacoli burocratici per chi intende sperimentare innovazione. La connettività per tutti, una grossa sfida che ancora non ha una soluzione, ma i mezzi tecnologici ci sono per risolvere questa problematica, un mondo migliore all’interno di internet, non dare un mondo tossico digitale alle nuove generazioni, una formazione adeguata. L’analfabetismo tecnologico non può più essere accettato; e oggi deve essere guardato come l’analfabetismo letterario che c’era a inizio novecento. Non dobbiamo sorridere se sentiamo qualcuno che dice ‘io non so come utilizzare un computer’”.
In questa edizione invece Acea – spiega la sua presidente Michaela Castelli – “presenteremo due progetti: lo ‘smart comp’ per il compostaggio a chilometro zero e un’app interna per sensibilizzare sul minor uso della plastica e sul risparmio idrico. Il nostro auspicio è che le idee innovative aumentino sempre più questo perché portano benefici e vantaggi a tutti. Ma la tecnologia deve essere inclusiva, per tutta la comunità. Il rapido cambiamento e il mutare dagli scenari vanno anche gestiti nel rispetto della dignità umana e della sostenibilità, nel suo senso più ampio”.
“Con tutte le possibilità che quest’anno vi siete effettivamente inventati, c’è da far girare la testa – dice con tono esclamativo la sindaca di Roma, Virginia Raggi – lo scorso anno la manifestazione ha fatto registrare numeri molto importanti e quest’anno saremmo stati sicuramente tutti protesi a superarli; dietro ogni crisi si nascondono grandissime opportunità, al di là ovviamente del dramma sanitario e del dramma economico, che stiamo cercando di affrontare al meglio delle nostre possibilità. Il coronavirus ha messo a nudo tutto ciò che nella nostra società non funzionava o poteva funzionare meglio. Ogni crisi deve essere letta come un’occasione per andare oltre”; è necessario “utilizzare le migliori teste per ridisegnare la modernità: non possiamo fallire questa occasione di innovazione tecnologica e digitale”.
Partecipa a Maker Faire Rome – The European Edition 2020.
Ogni informazione su www.makerfairerome.eu