Apre i battenti Maker Faire Rome 2018, il più importante evento europeo dedicato all’innovazione
(Rinnovabili.it) – Economia circolare, innovazioni robotiche, intelligenza artificiale, aerospazio, cibo. Sono questi i principali focus di Maker Faire Rome 2018 – The European Edition, versione romana di Maker Faire, considerata il più importante spettacolo dell’innovazione al mondo dove maker e appassionati di ogni età e background si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte, che si apre oggi alla Fiera di Roma. Organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera, Maker Faire Rome è la più grande Maker Faire al di fuori degli Stati Uniti, una manifestazione in continua crescita che, nella passata edizione, ha registrato oltre 100mila visitatori e che in questa sesta edizione è pronta a superarsi.
Dal 12 al 14 ottobre, infatti, la kermesse romana mette a disposizione dei visitatori 7 padiglioni distribuiti su oltre 100 metri quadrati di superficie. Tra questi, novità di quest’anno, un padiglione interamente dedicato all’economia circolare, uno spazio in cui toccare con mano la radicale trasformazione sociale ed economica che sta cambiando i nostri stili di vita, e che mostrerà i percorsi virtuosi sviluppati dalle aziende che hanno abbandonato i vecchi modelli produttivi lineari, per abbracciare una innovazione tecnologica più creativa: ci sarà chi ha trasformato la canapa in bioplastica per stampare in 3D, ma anche chi produce tessuti dagli scarti delle lavorazioni casearie e chi realizza prodotti farmaceutici da insetti. Non mancheranno, poi, talk e incontri con gli addetti al settore e merita una sbirciatina il grande ristorante circolare realizzato da ENI, un’area dove il visitatore potrà consumare pietanze fritte e bevande centrifugate e assistere in prima persona, diventando egli stesso attore, al ciclo di trasformazione degli scarti generati dalla cucina in nuove risorse, ovvero: valorizzazione della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU) per trasformarla in energia e in un biocarburante di seconda generazione, produzione di biodiesel da oli di frittura esausti e riciclo di polistirene per la produzione di polistirene espandibile, destinato al settore dell’isolamento termico.
Negli altri padiglioni si spazia tra internet delle cose, manifattura digitale, cibo del futuro, sensoristica, mobilità smart, riciclo e riuso, realtà virtuale e aumentata, salute e benessere, mondo dei droni, scienza e biotecnologie. Confermata anche per quest’anno l’area dedicata alla robotica, curata dal Prof. Bruno Siciliano dell’Università Federico II di Napoli, con i suoi set up dimostrativi provenienti da tutta Europa. L’evento offre, infatti, la possibilità di interagire con le innovazioni che cambieranno la nostra vita e rappresenta per gli addetti al settore (maker, startupper e imprenditori) un’occasione di confronto e un’ottima piattaforma di lancio per i loro prodotti. Da visitare anche l’area dedicata allo spazio, in particolare quella allestita per la celebrazione del Programma Apollo, a cinquant’anni dal primo sbarco sulla Luna, dove i protagonisti saranno proprio i pionieri che realizzarono i primi satelliti della serie San Marco. L’area Food and Agritech, invece, è dedicata all’innovazione del settore agro-alimentare, con le nuove tecnologie offerte dagli agro-maker e le soluzioni tecnologiche messe a punto dal sistema nazionale della ricerca agricola. I maker proporranno innovazioni di prodotto, mentre gli enti nazionali e regionali della ricerca Crea, Enea, Arsial, accompagnati dal mondo universitario, presenteranno 30 soluzioni innovative applicabili a tutte le filiere agro-alimentari. L’esposizione di tecnologie sarà accompagnata da un ciclo di seminari e incontri tecnici dedicati soprattutto alle imprese. Sempre all’interno di quest’area, sarà possibile visitare il Ristorante del Futuro e le sue proposte di menù sostenibili, a cura dell’Istituto alberghiero “Costaggini” di Rieti in collaborazione con il Gambero Rosso. Pensata per i piccoli innovatori, l’area Kids & Education offre ai giovani aspiranti maker dai 4 ai 15 anni tantissime attività didattiche e laboratori. Tra questi, degno di nota il Creative Learning Table, un tavolo ricco di attività di tinkering per espandere le capacità creative e manuali grazie al riuso creativo di materiali da riciclo. Ampia e variegata anche l’offerta formativa, con conferenze, seminari e workshop sui temi su cui si concentra l’evento.
La formula vincente di Maker Faire Rome 2018 è merito anche dei suoi curatori, primo fra tutti Massimo Banzi, indicato dal settimanale The Economist come uno dei fautori della “nuova rivoluzione industriale” messa in atto dal movimento Maker, affiancato da Riccardo Luna, direttore dell’AGI, e Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo di tutti i contenuti della fiera. Insieme a loro, un qualificato team di responsabili di area: Bruno Siciliano (area robots), Paolo Mirabelli (area droni), Sara Roversi e Carlo Hausmann (area food e agritech), Mauro Spagnolo (area greentech) e Susanna Albertini (bioeconomia).
Un riconoscimento pubblico e tangibile al valore della creatività esposta durante Maker Faire Rome 2018 arriva anche dai contest che quest’anno sono 3: MakeIn’Africa, promosso da Eni, il cui obiettivo è supportare e diffondere la realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative a sostegno dell’accesso all’energia, di un’economia circolare e dell’efficienza energetica nel Continente Africano; Make to Care, promosso da Sanofi Genzyme, che punta a far emergere e facilitare la realizzazione e la diffusione di soluzioni innovative e utili a incontrare i bisogni reali delle persone affette da qualunque forma di disabilità; Social Innovation Challenge, promossa da IGPDecaux, volta a mantenere vivo il dialogo su nuovi usi partecipati e tecnologici degli spazi pubblici urbani.
Degna di nota anche l’iniziativa ideata da Alex Braga insieme ai professori Francesco Riganti Fulginei, Antonino Laudani, Alessandro Salvini e l’Università di RomaTre, una proposta verso un affascinante viaggio nel futuro della musica con l’algoritmo A.M.I. (Artificial Musical Intelligence). Spazio anche al video-mapping, con workshop dedicati e la presenza di visual designer, e al design, con ADI che mostrerà una serie di prodotti molto diversi tra loro e provenienti da vari settori, dal design per lo sport al design del servizio, tutti prodotti premiati con il Compasso d’Oro.