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Lava i Jeans e ripulisci l’aria

(Rinnovabili.it) – Il nuovo fronte della lotta allo smog urbano? Le lavanderie. L’Università di Sheffield e il London College of Fashion hanno messo a punto un additivo per il bucato in grado di regalare ai tessuti una funzione fotocatalica nei confronti degli ossidi di azoto (NOx); o in altre parole di trasformare i vestiti quotidiani in un’arma per rimuovere e degradare uno dei composti più dannosi dell’inquinamento atmosferico. L’invenzione è stata soprannominata “CatClo” ed è l’ultima sperimentazione pratica del biossido di titanio (TiO2), lo stesso composto già usato per fabbricare il più celebre “asfalto mangia smog”.

In questo caso i ricercatori hanno impiegato delle naoparticelle di TiO2 che, alla luce del giorno, ossidano i NOx quando entrano in contatto con il tessuto. Una volta degradato il composto azotato, che è completamente inodore, incolore e innocuo, viene dissipato nel sudore di chi indossa il vestito fresco di bucato e rimosso nel lavaggio successivo.  Gli scienziati sostengono che l’abbigliamento trattato con CatClo può rimuovere circa 5 grammi di ossidi di azoto dall’aria nel corso di una giornata, che è approssimativamente equivalente alla quantità di NOx emessi in media dallo scarico di una vettura familiare ogni giorno.

L’additivo è stato utilizzato per creare Wendy, una scultura alta 14 metri e rivestita in tessuto di nylon spruzzato con CatClo, in mostra al Museo di New York of Modern Art (MoMA) all’inizio di quest’anno. Secondo i calcoli forniti dagli autori nelle 10 settimane di allestimento, Wendy ha assorbito ossidi di azoto pari alla quantità prodotta da circa 260 auto. L’additivo sembra funzionare particolarmente bene sul denim, ed è per questo un il team ha deciso di allestire un “Campo di Jeans” che nell’ambito del Festival della Scienza di Manchester che va dal 27 ottobre al 4 novembre mostra al pubblico i benefici della tecnologia.

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