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IMPatto Giovani, imprenditori under 40 guardano al futuro

Nel “Focus IMPatto Giovani” le aspettative degli imprenditori under 40 per il 2021: «fiducia nella ripresa, grazie alle capacità individuali ma anche al valore aggiunto di fare squadra, sia a livello generazionale, sia professionale». Formazione, digitalizzazione e innovazione le chiavi per uscire dalla crisi, ma preoccupa un sistema Paese oppresso dalla burocrazia

IMPatto Giovani
Foto di StartupStockPhotos da Pixabay

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – IMPatto Giovani è un tavolo di confronto tra le principali organizzazioni giovanili di imprenditori, manager e professionisti nato per approfondire la riflessione sugli effetti della pandemia sul mondo produttivo e trovare risposte condivise a problemi comuni. IMPatto Giovani è stato avviato dai giovani di Confindustria, Federmanager e Confagricoltura-ANGA e vi prendono parte 12 associazioni di categoria che rappresentano diversi settori produttivi.

Alla presenza del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, sono stati presentati i risultati dell’indagine “Focus IMPatto Giovani” in cui imprenditori, manager e professionisti under 40 hanno espresso opinioni e aspettative sull’economia, sul lavoro e sul tessuto produttivo per l’anno in corso, a un anno di distanza dall’inizio della pandemia. Tra i giovani imprenditori prevale la «fiducia nella ripresa, grazie alle capacità individuali ma anche al valore aggiunto di fare squadra, sia a livello generazionale, sia professionale»

Nonostante la crisi, il 74% degli intervistati dal “Focus IMPatto Giovani” ha una percezione del futuro «molto positiva», per il 16,5% è «abbastanza positiva». Il dato è confermato dal fatto che il 40% degli imprenditori prevede di assumere e il 46,6% ha in programma di investire nel corso dell’anno. Il 44,4% delle imprese prevede di accedere alla misura che azzera i contributi per chi assume le donne, mentre il 62% intende utilizzare lo sgravio per l’assunzione dei giovani under 35. 

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A fare da cornice a tanto ottimismo esistono fattori esterni e interni da tenere presenti: il 48,7% degli intervistati ritiene che ogni valutazione sia subordinata all’auspicata – ma ancora incerta – fine della pandemia; per il 40,4% molto dipenderà dall’alleanza strategica tra imprenditori, professionisti e manager. Infatti è il sistema paese a destare parecchie preoccupazioni, tanto che il 71,9% degli intervistati si aspetta un 2021 difficile per l’Italia.

Quali sono i fattori che possono incidere negativamente sulla ripresa? Nel “Focus IMPatto Giovani” al primo posto è l’eccesso di burocrazia (62,8%) seguita dalla crisi economica (57,9%). Altri ostacoli di rilievo sono le conseguenze della pandemia sul tessuto sociale (46,9%) e l’instabilità/conflittualità politica (45,8%). 

Formazione, digitalizzazione e innovazione

Tra le priorità per uscire dalla crisi, i giovani imprenditori indicano formazione, digitalizzazione e innovazione che, per essere efficaci, devono rientrare in quadro di interventi di sistema che prevedono la riduzione dell’imposizione fiscale (55,1%), lo snellimento della burocrazia (45,8%) e un’azione decisa sull’istruzione e la formazione (37,4%). 

Tra i temi affrontati nell’indagine “Focus IMPatto Giovani” non poteva mancare il Programma Next Generation EU. Tre sono le aree di intervento su cui concentrare le risorse europee: la riduzione del costo del lavoro (53,8%), la sanità (37,9%), l’efficienza energetica e il digitale per il (37%).

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«La crisi pandemica, oltre a farci realizzare l’interconnessione tra i fenomeni, ha reso evidente la necessità di accelerare verso un nuovo modello di sviluppo, che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.  Le imprese che hanno avviato politiche di sviluppo sostenibile, oltre ad averne guadagnato in termini di produttività, come ha evidenziato l’Istat, sono state le più resilienti, hanno resistito e reagito meglio allo shock e sapranno sfruttare le opportunità di ripresa. I giovani imprenditori hanno nelle mani il futuro del Paese, la responsabilità di cambiare verso il nuovo paradigma, quello che l’Europa ci chiede per sfruttare al meglio le risorse che mette a disposizione. Il Ministero che guido sostiene con convinzione questa nuova visione, verso la quale orienterà le risorse del Next Generation EU, così come gli altri fondi europei e nazionali, in linea con il cambio del nome del Dicastero», ha dichiarato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.

Francesco Mastrandrea, presidente dei Giovani di Confagricoltura–Anga ha manifestato l’impegno degli under 40 per un lavoro comune a sostegno del Governo: «Sin dal primo giorno dell’insediamento del Presidente Draghi, l’attenzione ai giovani è stata prioritaria per il nuovo Esecutivo. L’alleanza dei giovani imprenditori dei vari settori si mette a disposizione del Governo per contribuire a costruire un Piano di Next Generation EU per uscire dalla crisi e incrementare la competitività delle imprese».