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Un generatore termoelettrico flessibile per smettere di sprecare calore

generatore termoelettrico flessibile
via depositphotos.com

Un nuovo generatore termoelettrico flessibile e potente made in USA

(Rinnovabili.it) – “Una grande quantità di calore proveniente dall’energia che consumiamo viene essenzialmente buttato via, spesso disperso nell’atmosfera. Fino a ieri non avevamo modi convenienti e le giuste ‘forme’ per intrappolare e convertire quel calore in energia utilizzabile. La nostra ricerca ha trovato il modo”. Con queste parole Shashank Priya, ingegnere alla Penn State ha presentato un nuovo generatore termoelettrico flessibile.

I generatori termoelettrici (TEG) o generatori Seebeck, sono dispositivi che sfruttano una differenza di temperatura tra due conduttori per produrre elettricità (il cosiddetto effetto Seebeck). Per convertire tali differenze in tensione elettrica è necessario che i materiali impiegati abbiano un’elevata conduttività elettrica e contemporaneamente una bassa conduttività termica. In questo campo le leghe semi-Heusler rappresentano i candidati numero uno per applicazioni con temperature medio-alte. Peccato che queste particolari leghe abbiano dei problemi pratici non indifferenti. A cominciare dalla disomogeneità delle proprietà termoelettriche con grandi diametri di wafer e dalla rigidità dei moduli ottenuti con esse.

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Questi fattori tecnici unitamente ad una potenza erogata piuttosto bassa, ne hanno limitato l’applicazione pratica per decenni. Oggi Priya e un gruppo di scienziati della Penn State e del National Renewable Energy Laboratory hanno sviluppato un nuovo processo di produzione in grado di realizzare TEG flessibili che offrono anche una maggiore potenza ed efficienza.

“I nostri risultati forniscono un percorso promettente verso l’utilizzo diffuso della tecnologia termoelettrica nell’applicazione di recupero del calore di scarto”, ha affermato Wenjie Li, professore presso la Penn State. Il nuovo generatore termoelettrico flessibile è costituito da strisce di piccoli moduli, ciascuno composto da coppie di materiali termoelettrici collegati assieme. A loro volte le strisce sono connesse tramite un foglio di metallo flessibile. Il gruppo ha testato il proprio prototipo – un TEG costituito da 72 coppie – intorno ad una canna fumaria.

Credits: Penn State

Il risultato? Il dispositivo ha mostrato una densità di potenza superiore del 115% rispetto ad altre unità all’avanguardia. Nel dettaglio i moduli con gambe hH a 72 coppie esibiscono una densità di potenza di 3,13 W/cm2 e una potenza di uscita di 56,6 W. Il lavoro è stato pubblicato su Applied Materials & Interfaces.

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