La Commissione europea ha lanciato il terzo bando per progetti su larga scala nell’ambito dell’EU Innovation Fund. Budget raddoppiato grazie alle maggiori entrate del mercato della CO2
Timmermans: “C’è bisogno abbiamo bisogno di soluzioni tecnologiche che portino l’Europa alla sovranità energetica”
(Rinnovabili.it) – La crisi in cui versa l’industria europea a causa del caro energia, potrebbe frenare l’aumento dei prezzi medi per i permessi di carbonio dell’UE, ma le entrate dell’ETS (Emission Trading System) stanno crescendo comunque. Basti pensare che le quote emissive sono passate da un prezzo di appena 8 euro per tonnellata di CO2 nel 2017 ai circa 80 euro di oggi, sotto la spinta delle politiche Ue e dei fattori lato domanda. Che fine fanno i proventi? In gran parte finanziano gli sforzi comunitari verso l’indipendenza e la “sovranità energetica”. Le entrate derivanti dalla vendita all’asta delle quote dell’ETS alimentano, infatti, il Fondo Innovazione, uno dei più grandi programmi di finanziamento al mondo per la dimostrazione di tecnologie nuove e a basse emissioni di carbonio. Ieri la Commissione europea ha lanciato il terzo bando nell’ambito del Fondo, raddoppiando a 3 miliardi di euro il budget a disposizione per questo round.
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“Oggi più che mai, abbiamo bisogno di stimolare l’innovazione e ampliare le soluzioni tecnologiche che affrontino la crisi climatica e portino l’Europa alla sovranità energetica. Più velocemente lo faremo, prima diventeremo immuni dal ricatto energetico russo”, spiega il vicepresidente esecutivo Frans Timmermans. “Con questo nuovo bando di 3 miliardi di euro, il Fondo per l’innovazione dell’UE sosterrà un numero ancora maggiore di progetti di tecnologia pulita, accelerando la sostituzione dei combustibili fossili nelle industrie difficili da decarbonizzare e accelerando l’adozione dell’idrogeno rinnovabile nel mercato UE”.
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Il nuovo annuncio pubblico ha 4 focus su cui indirizzerà le risorse:
- La decarbonizzazione generale (budget: 1 miliardo di euro) alla ricerca di progetti innovativi nelle energie rinnovabili, nello stoccaggio di energia o nella cattura, utilizzo e sequestro del carbonio, di nuovi prodotti in sostituzione di quelli ad alta intensità di carbonio (in particolare carburanti a basse emissioni di carbonio, anche per la navigazione e l’aviazione);
- L’elettrificazione innovativa nell’industria e l’idrogeno (budget: 1 miliardo di euro) alla ricerca di progetti per diffondere il vettore elettrico e quello dell’idrogeno a livello industriale.
- la produzione di tecnologie pulite (budget: 0,7 miliardi di euro) alla ricerca di progetti innovativi nella produzione di componenti e apparecchiature finali per elettrolizzatori e celle a combustibile, fer, accumulo di energia e pompe di calore;
- Lo sviluppo di progetti pilota di medie dimensioni (budget: 0,3 miliardi di euro) ma dal carattere dirompente o rivoluzionario.
Per risultare vincenti le proposte dovrebbero dimostrare l’innovazione in un ambiente operativo, anche senza raggiungere per forza la dimostrazione su larga scala o una produzione commerciale.