Una nuova ricerca afferma che quasi metà del litio utilizzato negli Stati Uniti potrebbe provenire dalle acque reflue dei pozzi di gas di scisto Marcellus
Un tesoro nascosto tra i rifiuti
C’è chi lo cerca nei fluidi geotermici, chi direttamente nelle miniere, chi nelle salamoie naturali. La Pennsylvania potrebbe invece estrarre il litio dalle acque reflue. Non quelle urbane ovviamente, bensì quelle generate dai pozzi di shale gas distribuiti sul territorio. E il contributo sarebbe importante: immaginando di riuscire ad estrarre il metallo in maniera efficiente le riserve statali potrebbero da sole soddisfare quasi metà della domanda statunitense.
leggi anche Al via nuove ricerche di litio geotermico nel Lazio
A riferirlo è un nuovo studio condotto dall’Università di Pittsburgh e dal National Energy Technology Laboratory. Il ricercatore Justin Mackey assieme ad alcuni colleghi ha analizzato il potenziale del litio proveniente dalla Formazione Marcellus, un giacimento di gas naturale non convenzionale del tardo Paleozoico. Attualmente circa il 95% dell’acqua estratta con il gas naturale dal Marcellus viene riciclata nelle operazioni di fracking in corso nell’area. Tuttavia si tratta di un fluido ipersalino, con concentrazioni di solidi totali disciolti superiori a 100.000 mg/L, che richiede alcuni trattamenti prima della reiniezione nei pozzi. Rispetto ad altre formazioni comparabili questo fluido è ricco di litio e non è una sorpresa, come spiegano gli scienziati. “Tuttavia non ci sono mai state misurazioni sufficienti per quantificare la risorsa“, ha detto Mackey. “Semplicemente non sapevamo quanto ce ne fosse dentro.”
Estrarre litio dalle acque reflue, si può fare
Lo studio si è affidato alle analisi delle acque reflue utilizzate in ciascun pozzo che tutte le aziende petrolifere devono obbligatoriamente presentare stando alle norme statali. Il litio è una delle sostanze che devono segnalare, ha affermato Mackey. “Ed è così che siamo stati in grado di condurre questa analisi regionale“.
Ben inteso: negli Stati Uniti sono in corso diverse operazione per il recupero di questo elemento critico. Gli USA come l’Europa stanno attivamente cercando di rompere la dipendenza dalle forniture cinesi che dominano il mercato del Li lavorato. Ecco perché la Casa Bianca ha fissato un ambizioso obiettivo: entro il 2030 produrre a livello nazionale tutto il litio di cui il paese ha bisogno.
Estrarre litio dalle acque reflue dei pozzi in Pennsylvania potrebbe, secondo gli scienziati, soddisfare fino al 40% della domanda stelle e strisce. Non solo. Esistono acque reflue ricche di litio anche al di fuori dei confini dello stato. “La Pennsylvania ha la fonte di dati più solida per lo scisto Marcellus”, ha spiegato Mackey. “Ma c’è molta attività anche nel West Virginia”. Il prossimo passo? Comprendere l’impatto ambientale di simili operazioni e implementare un impianto pilota per sviluppare tecniche di estrazione. La ricerca è stata pubblicata su Scientific Reports (testo in inglese).