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Eni Award 2022, con Joule si premia l’imprenditorialità innovativa e sostenibile

Eni Award 2022, con Joule

L’imprenditoria sostenibile merita un riconoscimento

(Rinnovabili.it) – L’imprenditorialità innovativa e sostenibile merita d’essere conosciuta e supportata. Merita un palco su cui mostrare come impegnarsi in progetti legati alla transizione ecologica, sia una scelta premiante. 

Ed è esattamente con questo obiettivo che, nel 2020, è nata l’Eni Joule for Entrepreneurship, menzione speciale degli Eni Awards, dedicata alle startup dell’ecosistema Joule. Oggi il riconoscimento è pronto ad affrontare la sua seconda edizione spalancando le porte anche a realtà esterne. Il bando dell’iniziativa, che rimarrà aperto fino al 15 aprile 2022, invita infatti tutti i team, gli spin off universitari e le startup che abbiano sviluppato progetti imprenditoriali innovativi e ad alto valore tecnologico e con un alto grado di sostenibilità sotto il profilo economico, ambientale e sociale.

Joule, la scuola d’impresa che aiuta a plasmare il futuro

Il riconoscimento è stato istituito attraverso Joule, la Scuola di Eni per l’impresa. Di cosa si tratta? Di un’iniziativa volta a supportare lo sviluppo di una nuova generazione di manager in Italia. Fin dalla sua nascita, Joule ha lavorato per incoraggiare e far germogliare le nuove idee della transizione. Oggi la scuola offre differenti percorsi di crescita – Human Knowledge (Open e Lab) ed Energizer – dedicati sia alla formazione imprenditoriale che alla pre-incubazione e all’accelerazione delle startup. 

Tre diverse strade, ma un’unica unità di misura: la persona. Il punto di forza di Joule è infatti quello di saper integrare alla perfezione competenze accademiche ed esperienze imprenditoriali con il vissuto dei partecipanti e le rispettive attitudini imprenditoriali. Un approccio concreto con cui selezionare nuovi progetti innovativi e opportunità di business nella lotta alle emissioni climalteranti e nell’economia circolare. E a partire da questi dar vita ad un ecosistema imprenditoriale già proiettato in una nuova era.

Eni Joule for Entrepreneurship, chi può partecipare

In questo contesto Eni Joule for Entrepreneurship rappresenta la giusta celebrazione di quanti oggi sono determinati a realizzare qualcosa di concreto nel mondo del business sostenibile. La menzione speciale mira a “favorire l’applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie nel campo della transizione energetica”. Il bando si rivolge a tutti i soggetti con un progetto imprenditoriale, attivo o in fase d’attuazione, nel campo della decarbonizzazione di processi e prodotti, della lotta al cambiamento climatico e della circular economy. Siano essi realtà dell’ecosistema Joule, che team esterni come startup e spin off universitarii.

Dopo una prima scrematura ad opera del Gruppo, una commissione esterna selezionerà le proposte migliori sulla base del grado d’innovazione, del livello tecnologico, della potenzialità sul mercato e soprattutto delle prospettive di valore ambientale e sociale generabile nel lungo termine. I vincitori saranno designati entro il mese di agosto 2022 e premiati all’interno dell’atteso Eni Awards 2022.

Eni Joule for Entrepreneurship, i vincitori 2020

Quali progetti hanno la stoffa del vincente? Per farsi un’idea basta guardare ai trionfatori della prima edizione. Gli Eni Award 2020 hanno infatti assegnato la menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship a tre giovanissime aziende italiane votate all’innovazione. Realtà come Bi-rex, nata all’interno del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano. La startup, importante esempio di imprenditoria al femminile, sintetizza biopolimeri a partire dagli scarti alimentari con l’obiettivo di realizzare bioplastiche e un nuova carta “tree free”, (ossia senza l’impiego di alberi). Nel dettaglio, Bi-rex produce cellulosa e chitina, due polisaccaridi presenti rispettivamente nella parete cellulare delle piante e dei funghi. Oggi il progetto ha avviato la fase di industrializzazione del processo. 

A ricevere il riconoscimento è stata anche ResourSEAs, realtà nata come spin off dell’Università degli Studi di Palermo. La società promuove un ciclo integrato che utilizza l’acqua di mare per la produzione di acqua dolce, sali minerali ed energia. La società, costituita da un team di professori e ricercatori altamente specializzati in discipline STEM (chimica, fisica, ingegneria) si è fatta notare grazie ad un approccio fortemente innovativo ed integrato per la valorizzazione circolare di soluzioni saline e salamoie esauste. Oggi può contare già su un brevetto depositato e sulla spinta accelerativa del programma Joule.

Chiude il gruppo RESET, acronimo diRenewable Energy Solutions Environmental Technology. Questa giovane azienda con sede a Rieti è ormai una PMI. Merito dell’alto livello di maturità tecnologica raggiunto e dei suoi 70 dipendenti. Cosa fa nella pratica RESET? Progetta, costruisce ed installa impianti containerizzati per la cogenerazione di energia elettrica e termica. Cuore tecnologico del sistema, un processo di gassificazione brevettato e ad alta efficienza, che permette di convertire biomasse organiche in gas di sintesi.

 Per iscriversi al bando Eni Joule for Entrepreneurship c’è tempo fino al 15 aprile 2022, utilizzando la piattaforma https://eni.brightidea.com/EniJouleforEntrepreneurship. Condizioni e regolamento sono disponibili qui.

 In collaborazione con Eni

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