di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – CO.ME.SE. ovvero Code & fraME for Self Empowerment contiene già nel suo nome un seme di futuro, l’apertura a ogni ipotesi.
Voluto da Fondazione Mondo Digitale ed Eni per gli studenti delle scuole, CO.ME.SE. è un percorso formativo ideato per sostenere lo sviluppo di competenze digitali e scientifiche che prevede anche percorsi di auto-imprenditorialità e sostenibilità. Un incoraggiamento a diventare protagonisti del cambiamento.
Eni e Fondazione Mondo Digitale alleati per la formazione
Questa Energy Tech School, giunta alla terza edizione, finora ha coinvolto più di duemila giovani. Sempre più centrato su sostenibilità e inclusione, CO.ME.SE. si propone di promuovere tra i ragazzi una sensibilità ambientale e di abbattere le discriminazioni di genere.
«Sono i giovani, la cosiddetta generazione Z, quelli a cui ci rivolgiamo con il percorso CO.ME.SE., che intende valorizzare le naturali propensioni dei ragazzi a impegnarsi per il cambiamento sociale e per acquisire competenze forti sui temi legati alla sostenibilità e al digitale.
Come? Rendendoli protagonisti di una serie di azioni formative specifiche capaci di trasformarli in attivisti del cambiamento, per rispondere alle grandi sfide del nostro tempo: la transizione digitale e quella ambientale», ha dichiarato Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale.
I quattro moduli formativi
Rispetto all’anno scorso, il programma di formazione è stato aggiornato e si è articolato in quattro moduli formativi online:
- Reframing – Un modulo introduttivo per verificare che i ragazzi siano a conoscenza dei “falsi miti” sulla sostenibilità e favorire l’acquisizione di un mindset per la realizzazione di un futuro equo e sostenibile.
- Coding – Una panoramica sulle app: cosa sono, le tipologie esistenti, i vantaggi e gli svantaggi. Esplorazione del processo di realizzazione di un’app passando in rassegna gli strumenti utili alla loro creazione (Proto.io, Thunkable e simili).
- Vlogging – Un modulo focalizzato sullo studio e sulla produzione di artefatti digitali per lo storytelling attraverso il Vlog, una particolare forma di narrazione audiovisiva che prevede la creazione di contenuti originali da diffondere attraverso le piattaforme social e video.
- Energy Fact Checking – Un webinar interattivo sulle tecniche di fact checking applicate alle notizie scientifiche e tecnologiche, con focus sull’energia, in collaborazione l’AGI (Agenzia Giornalistica Italia).
Leggi anche L’innovazione digitale al centro delle tecnologie per la transizione energetica
Orientamento all’autoimprenditoria
Il percorso di orientamento all’autoimprenditoria ha coinvolto un centinaio di studenti che si sono misurati in due moduli formativi online:
- Riflessione per il tuo viaggio della vita nel 21° secolo: l’autoimprenditorialità – Un modulo introduttivo accompagnato anche da quiz e video ispirazionali. Gli studenti – guidati da Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e da Cecilia Stajano, responsabile delle Comunità della Fondazione Mondo Digitale – hanno potuto riflettere sull’importanza di acquisire gli strumenti necessari per diventare imprenditori, prima di tutto di se stessi, per essere poi in grado di ideare e realizzare progetti che siano utili alle persone, alle comunità e al Pianeta.
- Road to 2040: come le idee diventano progetti – Un modulo in cui gli studenti, con la testimonianza di Alessandra Accogli, Cofounder e CEO di SynergyFlow, hanno potuto riflettere sul significato della transizione energetica e sulle azioni che si possono intraprendere per contribuire attivamente a questo processo di trasformazione.
La partecipazione a Mini Joule: come accelerare una startup
Al termine del percorso di orientamento all’autoimprenditoria, un gruppo di studenti ha partecipato a una sessione di Mini Joule di Eni: una simulazione di accelerazione di startup guidati da Raffaele Nacchiero e Leonardo Renna della startup per l’economia circolare AraBat.
I due startupper hanno lanciato agli studenti la sfida “L’arte del pitch”: ogni gruppo ha elaborato un progetto di startup sostenibile da presentare con un pitch sintetico. L’idea di business doveva rispondere a uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.
«Il nostro ruolo in CO.ME.SE è consistito nel mettere i ragazzi in condizione di elaborare al meglio un’idea di business.
Quindi abbiamo mostrato loro come si comunica un progetto organizzando una pitch session, che è la carta di identità di un progetto imprenditoriale innovativo, per poi elaborare una challenge che andasse a sviluppare uno dei 17 Obiettivi sostenibili», ha spiegato Nacchiero.
Leggi anche Eni Award 2022, con Joule si premia l’imprenditorialità innovativa e sostenibile
Rappresentanti del Team Joule di Eni ed esperti della Fondazione Mondo Digitale hanno individuato le 5 idee progettuali migliori:
- Bio-charge (Istituto superiore Galileo Galilei di Gorizia) propone di installare charge point ecosostenibili ed economicamente vantaggiosi per auto elettriche con energia fornita da pannelli solari e da decomposizione di rifiuti organici e indifferenziati.
- In vino solidaritas (Liceo scientifico Duca degli Abruzzi di Gorizia) ha vinto la competizione con un progetto che prevede il riuso degli scarti della lavorazione dell’uva nel recupero del territorio consunto dal fuoco.
- Let’s be green (Liceo statale Paolo Emilio Imbriani di Avellino) per l’idea di progettare giornate nazionali per l’ecosostenibilità con coinvolgenti e inclusive challenge sui social network.
- Smart bins (ITI Galileo Ferraris di Napoli) progetta la realizzazione di secchi della spazzatura intelligenti abbinati a sensori di varia natura per riconoscere la tipologia di rifiuto che il cittadino intende differenziare.
- Walle (IIS Alessandro Volta di Caltanissetta) punta su un’app che permette di prenotare facilmente il ritiro dei rifiuti elettronici per trasferirli nei centri di smaltimento, così da renderne più facile e immediato il recupero.
A Roma si respira aria di futuro
La premiazione si è svolta a Roma nella Casa delle Tecnologie Emergenti, una location dove si respira innovazione appena si varca la soglia: «Questo spazio si configura come un acceleratore di impresa, qui studenti e innovatori possono sviluppare le loro idee insieme alle grandi università di Roma per dare forma concreta al proprio progetto.
Alleanze come queste dimostrano che sono tante le opportunità per plasmare il proprio futuro, ma anche quello di tutti», ha dichiarato Alessandro Piperno, Program director della Casa delle Tecnologie Emergenti.
Alla premiazione erano presenti, fisicamente o collegate da remoto, tutte le scuole superiori che hanno partecipato al progetto. Ai ragazzi, attenti e motivati, sono stati rivolti messaggi motivazionali dai relatori intervenuti.
Apprendere nuove competenze
Alessandra Fidanzi, Head of Digital Factory & Center of Excellence di Eni, ha incoraggiato i ragazzi a seguire i propri sogni e le proprie passioni, con impegno e tenacia, e a non considerare i percorsi STEM troppo difficili o noiosi, ma una vera fucina di creatività.
Fidanzi ha anche sottolineato il ruolo della scuola: «Nel mondo di oggi che affronta la transizione ecologica, energetica e digitale è fondamentale supportare la scuola per integrare il modello formativo inserendo la possibilità di apprendere nuove competenze fondamentali per queste sfide.
Affrontando questi argomenti, la scuola riesce a preparare i ragazzi in modo più adeguato al futuro mondo del lavoro, offrendo loro le competenze richieste dalle aziende anche attraverso collaborazioni dirette con esse e soprattutto per dare ai giovani più elementi per affrontare le proprie scelte».
Leggi anche MyFarmWeb, l’app per l’agricoltura digitale e sostenibile
Formare all’imprenditorialità sostenibile
Per Domenica Surace, Head of Impact Assessment, Monitoring & Reporting di Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa, i ragazzi vanno incoraggiati prima possibile a conoscere certe tematiche e ha messo in evidenza il ruolo della collaborazione tra scuola e impresa: «Per noi è molto importante partecipare a questo progetto formativo che contribuisce a sensibilizzare, fin dall’età scolare, i giovani sui temi dell’imprenditorialità sostenibile.
Un modo per stimolare le loro capacità innovative e far sì che diventino i veri protagonisti del cambiamento, gettando le basi per un futuro equo, sostenibile e carbon free. Solo così sarà possibile rispondere alle grandi sfide del nostro tempo: prima fra tutte quella ambientale».
Rivoluzione positiva
Dalla teoria alla pratica. Significativa la testimonianza di Alessandra Accogli, Cofounder e ceo Sinergy Flow, un brillante cervello di ritorno.
Un role model per i giovani, e in particolare per le ragazze: «A un certo punto della mia carriera, ho deciso di tornare dagli Stati Uniti in Italia per portare un cambiamento anche nel mio paese, e nel minor tempo possibile.
Nell’intraprendere un percorso imprenditoriale come ho fatto io ci sono anche alcune grandi difficoltà ma, lo abbiamo visto anche oggi, si tratta di concretizzare sogni che tirano fuori tutto quanto esiste di buono e coraggioso nelle persone.
Tutti insieme siamo pronti a portare una rivoluzione nel settore energetico, tutta Made in Italy».