Un viaggio spaziale a emissioni zero trainati dallo SpaceBalloon, per volare ad oltre 30 km dal suolo e ammirare lo spazio a 360°
Un biglietto per volare con SpaceBalloon costa circa 114.000 euro
(Rinnovabili.it) – Pochi mesi ancora e chiunque, con un discreto budget, potrà volare nello spazio a bordo della prima navicella spaziale carbon neutral, SpaceBalloon.
Il progetto è nato dalla SpacePerspective, azienda che ha all’attivo numerose precedenti missioni spaziali in collaborazione con la NASA e non solo.
Ad oltre 30 km dalla superficie terrestre
La nave è composta da tre componenti principali: lo SpaceBalloon, la capsula Neptune e il sistema Reserve Descent.
La magia carbon neutral avviene all’interno del gigantesco pallone spaziale alimentato ad idrogeno rinnovabile, abbandonando classici razzi inquinanti e pericolosi. Una tecnologia collaudata e già in uso nelle missioni della SpacePerspective con la NASA solitamente impiegata per mettere in orbita telescopi di ricerca o strumenti pesanti e fragili.
Con una media di risalita di 12 miglia all’ora, lo SpaceBalloon porta la capsula Neptune a circa 30 km dalla superficie del Pianeta. Ben al di sopra dei 10 km a cui ci hanno abituati gli aerei e da dove sarà possibile ammirare la curvatura terrestre. Un volo complessivo di 6 ore, per due delle quali in orbita completa. A differenza di ogni altro spaceship, la capsula dell’equipaggio non si separa mai dal sistema di decollo. Neptune rimane fissata allo SpaceBalloon per l’intero volo, tornando a terra così come è partita.
La Capsula Neptune
L’astronave della SpacePerspective è stata ideata per essere la più sostenibile, accessibile e sicura della Terra, o meglio sopra la Terra. La capsula pressurizzata è spaziosa e dotata di ogni comfort, dal wi-fi allo champagne.
Nove sedili reclinabili per 8 passeggeri ed un pilota, liberamente riconfigurabili per poter ospitare anche eventi speciali.
Per ammirare il maestoso panorama basta affacciarsi ad una delle gigantesche finestre, tra le più gradi mai volate nello spazio, con vista a 360°. A bordo della Neptune ci saranno anche piante aromatiche per la preparazione dei cibi. Scordatevi gli spazi angusti e stretti delle spaceship viste in tv: nella capsula si potrà stare in piedi e camminare liberamente per la “stanza”.
Un sistema di discesa per le emergenze, Reserve Descent
Per la massima sicurezza dei passeggeri, Neptune è dotato anche di un sistema di discesa di emergenza, il Reserve Descent. Quattro paracadute collocati tra la capsula e lo SpaceBalloon, permettono una atterraggio sicuro, già testato da oltre mille voli nel corso di decenni e con un tasso di successo del 100%.
Alti ideali per proteggere la nostra astronave base: la Terra
I fondatori della SpacePerspective presero parte al progetto di ricerca Biosphere 2, un ambiente di ricerca ermetico creato per testare il potenziale della vita su altri pianeti. Da qui il desiderio di condividere con il mondo l’amore per lo spazio. Perchè più persone avranno la possibilità di ammirare la nostra casa, la Terra, dallo spazio, maggiore sarà la consapevolezza di doverla proteggere. Il viaggio è già carbon neutral, sfruttando l’idrogeno, quale gas più leggero dell’aria, per salire e scendere in maniera controllata.
Anche la struttura con sui è costruito lo SpaceBalloon e la capsula Neptun butta un occhio alla sostenibilità. Il polietilene che costituisce il pallone viene riciclato al termine di ogni volo. Gli interni della stessa capsula sono costruiti con questo stesso polietilene riciclato.
“La nostra passione ci porta a cambiare radicalmente il modo in cui le persone accedono allo spazio, sia per eseguire ricerche tanto necessarie a beneficio della vita sulla Terra, sia per influenzare il modo in cui vediamo e ci connettiamo con il nostro pianeta. Oggi è più che mai cruciale vedere la Terra come un pianeta interconnesso, un’astronave per tutta l’umanità e la nostra biosfera globale. Questa visione ampliata del nostro mondo è la prospettiva che trasforma la vita di cui parlano gli astronauti quando vedono la Terra nello spazio. Questa è la prospettiva spaziale”, conclude Jane Poynter, Fondatore e co-CEO.