Investimenti infrastrutturali, aumentare la spesa è possibile
Triplicare la capacità delle energie rinnovabili a livello mondiale entro il 2030 è il nuovo obiettivo approvato dalla COP sui cambiamenti climatici di Dubai e tassello essenziale per frenare l’accelerata del riscaldamento globale. Ma per dare corpo al target non sarà sufficiente installare semplicemente nuovi impianti. Esistono infatti tutta una serie di fattori abilitanti come ad esempio gli investimenti infrastrutturali o le politiche di settore, che non possono essere trascurati. Questi elementi sono al centro di alcuni approfondi redatti sul tema da IRENA, l’Agenzia internazionale delle Energie rinnovabili. L’ultima pubblicazione in tal senso riguarda le reti elettriche, gli accumuli energetici e gli strumenti di gestione della domanda.
“Mentre il mondo corre per raggiungere 11,2 TW di capacità rinnovabili entro il 2030, l’integrazione delle FER nella rete elettrica diventa sempre più vitale”, scrive IRENA. “Accogliere quote maggiori di energia rinnovabile non programmabile – vale a dire eolica e solare – nel sistema elettrico richiede la modernizzazione delle infrastrutture esistenti. Attualmente, infatti, i ritardi nello sviluppo infrastrutturale in ritardo e le inefficienze nelle reti elettriche rappresentano alcune delle barriere alla transizione energetica”.
Cosa significa nella pratica? Significa aumentare le risorse dedicate all’ampliamento e ammodernamento delle reti di trasmissione e distribuzione, alla digitalizzazione del sistema elettrico, all’incremento della flessibilità energetica tramite sistemi di accumulo, programmi di demand response, UVAM , centrali elettriche dispacciabili e l’abilitazione di linee dinamiche.
Nel dettaglio l’agenzia stima che per triplicare la capacità delle energie rinnovabili entro la fine del decennio serviranno precisi investimenti infrastrutturali. Almeno 720 miliardi di dollari in media devono essere spesi ogni anno, a livello mondiale, tra il 2024 e il 2030 (incluso) in reti, impianti stoccaggio, gestione della domanda e altre opzioni di flessibilità lato offerta.
“Il mondo ha a disposizione capitale sufficiente”, sottolinea l’Agenzia, ma per indirizzare il capitale nella giusta direzione, IRENA esorta i paesi a intraprendere una serie azioni:
- fornire incentivi per gli investimenti infrastrutturali laddove esistano barriere di mercato.
- semplificare le procedure di autorizzazione per le infrastrutture su larga scala senza compromettere le valutazioni di impatto ambientale e sociale e garantire che venga favorita l’accettazione da parte del pubblico.
- fornire finanziamenti pubblici per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie.
leggi anche Produzione elettrica europea 2024: fv ed eolico hanno sbaragliato le fossili