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Sistemi di accumulo: nel 2024 si impennano le connessioni stand-alone

Sistemi di accumulo stand-alone
Sistemi di accumulo stand-alone. Foto di Depositphotos

Sistemi di accumulo in Italia, raggiunta una potenza di 4,50 GW e una capacità di 9,62 GWh

Nel primo semestre del 2024, la potenza totale dei sistemi di accumulo (SdA) installati in Italia ha raggiunto 4,50 GW, con una capacità di immagazzinamento energetico di 9,62 GWh. Al 30 giugno 2024, erano presenti 650.007 SdA connessi alla rete. Numeri in crescita che riflettono il ruolo sempre maggiore dell’energy storage sia a livello residenziale che industriale. Questa la fotografia scattata da ITALIA SOLARE, sulla base dei dati forniti da Terna.

Potenza cumulata

L’83% della capacità totale di accumulo è collegata a impianti fotovoltaici, con la maggior parte di questi accumuli (82%) che ha una capacità inferiore a 50 kWh. Questo significa che la maggioranza degli impianti di accumulo in Italia è di piccola scala, spesso utilizzata a livello residenziale. Il restante 18% della capacità totale è rappresentato da accumuli stand-alone, e da quelli associati a impianti termoelettrici ed eolici, che, sebbene meno comuni, svolgono un ruolo importante per l’equilibrio della rete.

I numeri nelle regioni

La distribuzione degli impianti di accumulo varia significativamente tra le regioni italiane. La Lombardia guida con 1.454 MWh di capacità, seguita da Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte. Queste cinque regioni detengono oltre il 55% della capacità totale degli accumuli associati a impianti fotovoltaici, evidenziando una maggiore adozione nelle aree più sviluppate e industrializzate del Paese. La capacità degli accumuli stand-alone è concentrata principalmente nel Nord Italia, ma è presente anche in alcune regioni del Sud, come Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, certificando una crescente diffusione di questi impianti anche al di fuori delle aree tradizionalmente più industrializzate.

Focus 2024: crescono gli impianti di accumulo stand-alone

Nel primo semestre del 2024, sono stati installati 126.916 nuovi sistemi di accumulo in Italia, con una potenza complessiva di 1,05 GW e una capacità di 2,63 GWh. La maggior parte di questi sistemi (58%) è di piccole dimensioni, con capacità inferiore a 50 kWh, e sono associati a impianti fotovoltaici. Tuttavia, una parte significativa (39%) della nuova capacità installata è rappresentata da sistemi stand-alone, ossia quelli non collegati a fonti rinnovabili, ma direttamente alla rete elettrica.

Il progetto più grande? Un impianto da 805 MWh a Piacenza che rappresenta da solo il 35% di questa nuova capacità, testimoniando un crescente interesse per i sistemi di accumulo indipendenti, che possono fornire servizi aggiuntivi come la stabilizzazione della rete e la partecipazione ai mercati dell’energia.

I sistemi di accumulo stand-alone stanno diventando sempre più integrati nel mercato elettrico italiano, partecipando non solo ai servizi di riserva rapida (“Fast Reserve”) ma anche al Capacity Market, dove gli impianti vengono remunerati per garantire disponibilità di potenza elettrica. Questo sviluppo è accompagnato da aggiornamenti normativi, come l’introduzione del TIDE (Technical Information for Distributed Energy), che mira a ottimizzare l’integrazione di questi nuovi sistemi nella rete elettrica italiana.

Calo delle installazioni di accumulo di piccole dimensioni (inferiori a 50 kWh)

Nel 2024, per la prima volta dopo un anno, si è registrato un calo del 30% nelle nuove installazioni di sistemi di accumulo di piccole dimensioni, collegati a impianti fotovoltaici. Questo calo è dovuto alla fine del Superbonus 110% e al blocco della cessione del credito, incentivi che avevano reso più conveniente l’acquisto di questi sistemi. 

Crescita degli accumuli di grandi dimensioni (superiori a 50 kWh)

Nel 2024, gli accumuli di energia di grandi dimensioni, superiori a 50 kWh e spesso utilizzati in contesti commerciali e industriali (C&I), hanno visto un forte aumento. Tra l’ultimo trimestre del 2023 e il primo trimestre del 2024, la loro capacità è cresciuta del 27%, e tra il primo e il secondo trimestre del 2024 è aumentata del 118%. Anche se la capacità totale di questi accumuli è ancora relativamente bassa (108 MWh), stanno crescendo rapidamente, con quasi la metà di questa capacità (48 MWh) connessa solo nei primi sei mesi del 2024. 

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