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Young Champions of the Earth, 7 giovani e straordinari innovatori

Il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente ha assegnato il riconoscimento 2020 ad un nuovo gruppo di imprenditori under 30 che con audaci idee stanno promuovendo un cambiamento ambientale sostenibile

Young Champions of the Earth 2020
Niria Alicia Garcia, vincitrice del premio Young Champions of the Earth

(Rinnovabili.it) – Sono giovani ed appassionati. Sono scienziati, ingegneri, imprenditori e attivisti impegnati in prima persona nello sviluppo sostenibile, con idee nuove e intelligenti. A loro ogni anno l’UNEP, il programma ambientale delle Nazioni Unite, dedica un riconoscimento speciale. Parliamo del premio Young Champions of the Earth, che annualmente seleziona sette innovatori provenienti da diverse regioni del mondo per amplificarne gli sforzi tramite finanziamenti, tutoraggio e supporto alla comunicazione. L’Unep ha nominato da poco i Giovani Campioni 2020 e, tra turbine per produrre acqua potabile e salmoni in realtà virtuale, anche questa edizione conferma il “fermento sostenibile” delle nuove generazioni.

“A livello globale, i giovani stanno aprendo la strada alla richiesta di soluzioni significative e immediate per la tripla crisi planetaria: cambiamento climatico, perdita di biodiversità e ‘inquinamento”, spiega Inger Andersen, Direttore esecutivo dell’UNEP. “Dobbiamo ascoltarli. Mentre entriamo in questo decennio decisivo per ridurre le emissioni e proteggere e ripristinare gli ecosistemi, Young Champions dimostra che tutti noi possiamo contribuire, iniziando da dove siamo e con ciò che abbiamo. Ogni singolo atto per la natura conta e abbiamo bisogno dell’intero spettro dell’umanità per condividere questa responsabilità globale”.  

I sette vincitori, tutti rigorosamente, under 30, sono stati selezionati da una giuria globale di esperti a seguito di una candidatura pubblica competitiva.

Gli Young Champions of the Earth 2020

Nzambi Matee (Kenya, 29 anni), ingegnere dei materiali e capo di Gjenge Makers, impresa sociale che produce materiali da costruzione sostenibili a basso costo fatti di rifiuti di plastica riciclata e sabbia.

Xiaoyuan Ren(Cina, 29 anni ) è a capo di MyH2O, una piattaforma di dati che testa e registra la qualità delle acque sotterranee in un migliaio di villaggi nella Cina rurale. E grazie ad un’app rende accessibili tali dati ai residenti in maniera che sappiano dove trovare acqua pulita. La piattaforma educa anche le comunità sulle fonti di contaminazione e collega i villaggi con le società di acqua potabile.

Vidyut Mohan (India, 29 anni) ha co-fondato Takachar, che ha sviluppato e brevettato la progettazione di apparecchiature portatili su piccola scala, a basso costo e per convertire la biomassa agricola scartata dai campi in combustibile solido, fertilizzante e altri prodotti chimici speciali. La soluzione consente agli agricoltori di guadagnare entrate extra e prevenire la combustione all’aperto dei rifiuti agricoli.

Lefteris Arapakis (Grecia, 26 anni) ha fondato la start-up Enaleia, attraverso la quale forma e incentiva le comunità di pescatori locali a raccogliere la plastica dal mare, consentendo il recupero sia degli stock ittici che dell’ecosistema. Enaleia sta anche prototipando un sistema di riciclaggio della plastica in prodotti di moda come calze e costumi da bagno.

Max Hidalgo Quinto (Perù, 30 anni) ha fondato Yawa, startup che costruisce turbine eoliche portatili che raccolgono fino a 300 litri di acqua al giorno dall’umidità atmosferica e dalla nebbia.

Niria Alicia Garcia (USA, 28), coordina – insieme a una comunità di attivisti indigeni – l’evento annuale Run 4 Salmon utilizzando la realtà virtuale per riportare in vita il viaggio storico del salmone chinook del Sacramento lungo lo spartiacque più grande della California. E sensibilizzando il grade pubblico in merito a questo inestimabile ecosistema, le specie e le persone che esso sostiene.

Fatemah Alzelzela (Kuwait, 24) ha avviato Eco Star, un’iniziativa di riciclaggio senza scopo di lucro che scambia alberi e piante con rifiuti domestici, scolastici e aziendali, in Kuwait. Dal lancio all’inizio del 2019, Eco Star ha riciclato già oltre 130 tonnellate di metallo, carta e plastica.