Per la presidente dell'associazione Bianchi “ora è prioritaria la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, assegnare fondi a clima e biodiversità, individuare una Strategia energetica e industriale per la decarbonizzazione, risorse per riqualificare l'Italia
di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – “Finalmente l’ambiente al centro del programma di governo come non era mai accaduto prima”. Per la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi – che nel corso delle consultazioni per la nascita del governo aveva annunciato la promessa dell’allora presidente incaricato di un ministero per la Transizione ecologica – non ci sono dubbi sul discorso per la fiducia in Parlamento del premier Mario Draghi.
“Ora – prosegue Bianchi – è prioritaria la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (Pnrr) che “assegni fondi adeguati a clima e biodiversità”, e individua “una Strategia energetica e industriale per la decarbonizzazione, e risorse per riqualificare la natura d’Italia”. Se così non fosse – rileva – “il futuro del nostro Paese non sarà quello che meritano le future generazioni”.
Per il rilancio dell’Italia è “necessario superare modelli economici e produttivi incapaci di perseguire l’innovazione e le sfide ambientali. Questo per noi è la sostanza del messaggio di Draghi che apprezziamo e condividiamo, e che secondo noi deve essere la guida per la revisione del Pnrr”.
“Sembra iniziata una nuova era – osserva – con un programma che nasce da una premessa di cambiamento, di rivoluzione nell’azione di governo. Un ‘Governo del Paese’, che mette al centro l’ambiente, il Pianeta, il futuro sostenibile, con un approccio europeista”.
La proposta del Wwf per il presidente del Consiglio si concentra soprattutto su alcuni capisaldi. Tra questi, la necessità di assicurare che nel Piano venga assegnato, così come chiede l’Europa, almeno il 37% delle risorse dedicate a clima e biodiversità, per azioni che abbiano al suo interno alcuni determinati ambiti trascurati nel testo ora all’esame del Parlamento, tipo il mare e le acque interne.
Si dovrebbe poi delineare una Strategia industriale dell’Italia basata sulle energie rinnovabili e sul rinnovamento dei processi produttivi, coerenti con i target di riduzione delle emissioni e con l’obiettivo di completa decarbonizzazione entro il 2050; bisognerebbe, in questo contesto, assicurarsi che anche l’idrogeno sia ‘verde’ e non uno strumento per prolungare l’uso dei combustibili fossili. Inoltre servirebbe avviare un grande Piano per riqualificare la natura del nostro Paese, e favorire le connessioni ecologiche, fermando la perdita di biodiversità che è tra le più ricche d’Europa, sviluppando contemporaneamente sia la ‘blu’ che la ‘green’ economy. Ma anche l’introduzione di elementi di sostenibilità e di qualità in settori importanti per il rilancio del Paese, come per il turismo, l’agricoltura e la pesca.
La svolta – mette in evidenza il Wwf – indicata dal presidente del Consiglio dorvà avere tra i protagonisti la politica, insieme con le imprese e con i cittadini.