Il WEO-2023 propone una strategia globale per rimettere il mondo sulla buona strada entro il 2030, composta da 5 pilastri chiave, in grado di fornire la base per nuovi passi avanti all conferenza COP28 sui cambiamenti climatici
World Energy Outlook 2023, IEA: ecco dove ci porteranno le attuali politiche
(Rinnovabili.it) – “La transizione verso l’energia pulita sta avvenendo in tutto il mondo ed è inarrestabile. Non è più una questione di ‘se’, ma solo di ‘quando’. E prima è, meglio è per tutti noi”. Con queste parole Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, ha presentato il nuovo World Energy Outlook 2023 della IEA (WEO-2023), analisi puntuale e approfondita su ogni aspetto del sistema energetico globale. In un contesto come quello attuale, dominato da tensioni geopolitiche e mercati energetici fragili, il rapporto esplora gli effetti dei principali cambiamenti strutturali nelle economie e nell’uso dell’energia. E sa da un lato appaiono sempre più chiare le fragilità e le debolezze dell’era dei combustibili fossili, dall’altro è innegabile che la transizione ecologica si trovi ad affrontare nuove ed impegnative.
Fin dalle prime fasi della crisi energetica, ancora prima dell’invasione russa dell’Ucraina, è apparsa evidente come passare ad un sistema energetico più “verde” potesse dare una mano non solo alle emissioni ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti e dei prezzi. Non è certo un caso che oggi l’energia pulita rappresenti l’aspetto più dinamico degli investimenti energetici globali. Ma il settore non è esente dai problemi a causa causa dell’inflazione, dei colli di bottiglia nella supply chain e dell’aumento dei costi di finanziamento.
Come cambierà il sistema energetico: gli scenari del WEO-2023
Una cosa è certa il sistema energetico sta già cambiando. Secondo il WEO-2023 la velocità con cui l’energia pulita crescerà nei prossimi decenni in risposta agli stimoli politici e di mercato è fondamentale per spiegare le differenze nelle traiettorie e nei risultati dei tre scenari delineati: Politiche dichiarate, Impegni annunciati e Net Zero Emissions. In tutti, lo slancio dietro l’economia dell’energia pulita è sufficiente a produrre un picco della domanda di carbone, petrolio e gas naturale in questo decennio, anche se i tassi di declino post-picco variano ampiamente a seconda dei casi. E tutti e tre contemplano una crescita della popolazione dagli attuali 8 miliardi a 9,7 miliardi di individui per la metà del secolo.
Nel dettaglio i tre scenari per il sistema energetico mondiale prevedono:
- Scenario delle Politiche Dichiarate: il tasso di crescita medio annuo della domanda totale di energia fino al 2030 sarà dello 0,7%, ossia circa la metà di quello dell’ultimo decennio. I consumi continuerà ad aumentare fino al 2050. La percentuale di combustibili fossili nella domanda di energia primaria scenderà dall’80% negli ultimi due decenni al 73% entro la stessa data. Il World Energy Outlook IEA prevede che la temperatura salga a 1,9 °C nel 2050 e a 2,4 °C nel 2100.
- Scenario degli Impegni Annunciati: la domanda totale di energia si appiattisce, grazie al miglioramento dell’efficienza e ai vantaggi intrinseci in termini di risparmio delle tecnologie alimentate dall’elettricità – come i veicoli elettrici e le pompe di calore – rispetto alle alternative basate sui combustibili fossili. La percentuale fossile nella domanda di energia primaria scenderà al 69% entro la fine del decennio. Il World Energy Outlook 2023 riporta in questo caso un aumento della temperatura di 1,7 °C nel 2100.
- Scenario Net Zero Emissions: entro il 2050, l’elettrificazione e gli incrementi di efficienza procedono ancora più velocemente, portando a un calo dell’energia primaria dell’1,2% all’anno fino al 2030. La percentuale di combustibili fossili nella domanda di energia primaria scenderà al 62% entro la fine del decennio. In questo scenario la temperatura raggiunge il picco a metà secolo per poi arrivare a circa 1,4 °C nel 2100.
World Energy Outlook 2023, una strategia di 5 azioni
Il WEO-2023 della IEA propone una strategia globale per mettere il mondo in rotta con lo scenario Net Zero Emission. Un piano a cinque elementi che potrebbero anche fornire una base per nuovi risultati ambiziosi alla prossima COP28 sui cambiamenti climatici. Questi elementi sono: triplicare la capacità rinnovabile globale; raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica; ridurre del 75% le emissioni di metano derivanti dalle attività legate ai combustibili fossili; meccanismi di finanziamento innovativi e su larga scala per triplicare gli investimenti in energia pulita nelle economie emergenti e in via di sviluppo; misure per garantire una riduzione ordinata dell’uso dei combustibili fossili, inclusa la fine delle nuove approvazioni di centrali elettriche alimentate a carbone.
“Ogni Paese deve trovare il proprio percorso, ma la cooperazione internazionale è fondamentale per accelerare la transizione verso l’energia pulita”, ha affermato il dottor Birol. “In particolare, la velocità con cui diminuiranno le emissioni dipenderà in gran parte dalla nostra capacità di finanziare soluzioni sostenibili per soddisfare la crescente domanda di energia da parte delle economie mondiali in rapida crescita. Tutto ciò sottolinea l’importanza vitale di raddoppiare la collaborazione e la cooperazione, non di ritirarsi da esse”.