Da Hoekstra arriva un secco no a rivedere lo stop a diesel e benzina nel 2035 e a riaprire la porta ai biocarburanti. Tra le priorità, l'annunciato Clean Industrial Deal entro 100 giorni, un piano UE per l'adattamento e un'iniziativa europea sulla tassazione che integri aspetti "green"
Tenere alta l’ambizione degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2040, conservando il -90% ipotizzato nella legislatura precedente. Spingere sul versante dell’adattamento, anche con un piano europeo per l’adattamento alla crisi climatica. Garantire la competitività dell’industria europea con un Clean Industrial Deal entro i primi 100 giorni, come già preannunciato da Ursula von der Leyen. E nessun passo indietro sullo stop nel 2035 alle auto diesel e benzina. Sono alcune delle priorità politiche indicate dal commissario designato al Clima, le emissioni nette zero e la crescita pulita, Wopke Hoekstra, durante la sua audizione di conferma al Parlamento europeo del 7 novembre.
Chi è Wopke Hoekstra?
Hoekstra è subentrato a Frans Timmermans durante la scorsa legislatura europea, dal 9 ottobre 2023, ereditando una parte delle competenze dell’allora vice-presidente esecutivo della Commissione e punto di riferimento per il Green Deal.
Ottenuto il bis alla guida della Commissione UE, Ursula von der Leyen ha deciso di riconfermare il 49enne olandese in questa carica, anche se – come per tutti i commissari – competenze e funzioni sono state rimescolate.
Hoekstra, già ministro delle Finanze e degli Esteri dell’Olanda, continuerà a guidare la diplomazia climatica dell’UE, a curare le politiche di mitigazione e adattamento, e a elaborare la strategia europea di decarbonizzazione.
Tra le novità del suo ruolo, nei prossimi 5 anni si occuperà anche di tassazione, dal momento che molti aspetti fiscali sono legati al clima e alla competitività delle aziende in modo sia diretto sia indiretto.
Dovrà rispondere alla vice-presidente esecutiva per Transizione pulita, giusta e competitiva, la spagnola Teresa Ribera.
Le priorità per l’azione climatica del nuovo commissario designato
Nel suo discorso introduttivo e nelle risposte alle domande degli eurodeputati, Wopke Hoekstra ha delineato il quadro delle sue priorità per l’azione climatica UE. Le priorità riguardano 5 ambiti:
- azione climatica ambiziosa,
- competitività e decarbonizzazione industriale,
- transizione giusta,
- ruolo dell’UE nella diplomazia climatica internazionale,
- una politica fiscale equa e sostenibile.
Vediamo più da vicino i temi che saranno al centro dell’azione del nuovo commissario UE al Clima durante i prossimi 5 anni.
Azione climatica ambiziosa
Rispetto all’azione climatica europea, le priorità di Hoekstra sono:
- Rafforzare l’azione climatica con obiettivi chiari di riduzione delle emissioni (90% entro il 2040).
- Proporre un piano di adattamento climatico europeo per migliorare la resilienza contro eventi climatici estremi.
- Stabilire un quadro post-2030 per una transizione equa e conveniente.
I dossier sull’adattamento saranno probabilmente decisivi, e più complessi da implementare. Finora, il versante dell’adattamento è stato meno attenzionato rispetto a quello della mitigazione, e richiede un ventaglio di strumenti ampio e variegato per aumentare efficacemente la resilienza dell’UE.
Il piano di adattamento climatico farà perno sullo strumento della valutazione del rischio climatico. C’è la volontà di assicurare che gli investimenti siano “a prova di clima”, con un focus sul rendere economicamente sostenibile la protezione degli asset europei dalle conseguenze del cambiamento climatico.
Sulla mitigazione, Hoekstra ha ribadito che “non possiamo risolvere il problema con la CCS”, le tecnologie di cattura della CO2 alla fonte e dall’aria, per quanto siano uno strumento complementare nelle politiche di mitigazione.
Competitività e decarbonizzazione industriale
Le tre priorità per la competitività e la decarbonizzazione industriale di Hoekstra sono:
- Promuovere un “Clean Industrial Deal” per accelerare la decarbonizzazione dell’industria europea.
- Creare condizioni per un’energia accessibile e investimenti puliti.
- Supportare tecnologie pulite, incentivare gli investimenti e favorire mercati sostenibili.
Tra gli elementi fondamentali ricordati da Hoekstra come bussola per coniugare decarbonizzazione e competitività si segnalano il sostegno alla decarbonizzazione industriale, consentendo all’industria di accedere a energia sufficiente e conveniente, promuovendo tecnologie pulite, creando incentivi agli investimenti e mercati guida e promuovendo le competenze.
Il commissario designato ha ribadito l’intenzione di rivedere complessivamente il funzionamento dell’ETS nel 2026, in modo da garantire che i proventi vengano spesi in modo efficace per la transizione. La revisione toccherà navi, aerei, rifiuti ed emissioni negative, tra gli altri punti.
Sul dossier dello stop nel 2035 alle auto diesel e benzina, Hoekstra è stato netto: non si torna indietro. No alla revisione della data, come auspicato dall’Italia e da una pattuglia di circa 10 altri paesi membri. La ragione? L’industria ha bisogno di “prevedibilità” a sostegno degli investimenti. Hoekstra ha anche promesso di “combattere ferocemente” per ottenere un mercato auto più equo, con un riferimento indiretto alla Cina. Altro no, che non piacerà al governo italiano: non si aprirà la porta ai biocarburanti, come invece era stato fatto (in extremis) per gli e-fuel.
Transizione giusta e sociale
In merito alla transizione giusta, Hoekstra ha indicato due grandi priorità:
- Garantire una transizione inclusiva attraverso il Social Climate Fund per sostenere famiglie vulnerabili e microimprese.
- Assicurare che la crescita economica favorisca una vita dignitosa e condizioni di lavoro e benessere accessibili a tutti.
Sul Fondo Sociale per il Clima, che dovrà accompagnare l’introduzione dell’ETS2 per edifici e trasporti, il commissario ha promesso disponibilità ad aumentare la dotazione ove necessario.
Ruolo globale dell’UE nel clima
Sulla diplomazia climatica, Hoekstra ha indicato 2 priorità:
- Rafforzare la leadership europea nella diplomazia climatica, spingendo le altre nazioni ad aumentare le loro ambizioni.
- Promuovere il Carbon Border Adjustment Mechanism per evitare carbon leakage e stimolare altri paesi a introdurre prezzi per il carbonio.
Tassazione
Sul nuovo portafoglio di competenze in materia di tassazione, Hoekstra ha indicato le seguenti priorità:
- Promuovere la “fiscalità verde” per supportare gli obiettivi di transizione climatica, come tramite la Direttiva sulla tassazione energetica.
- Ridurre i divari fiscali (es. frode IVA) e combattere evasione e abuso fiscale.
- Semplificare la normativa fiscale per ridurre l’onere amministrativo e facilitare la cooperazione fiscale tra gli Stati membri.
L’idea è di lanciare una “iniziativa europea sulla fiscalità che possa aiutare la concorrenzialità, la prosperità e la giustizia sociale”. Tenendo in considerazione gli aspetti legati al clima, all’adattamento, così come alle disuguaglianze.
“Soprattutto in tempi di disuguaglianze crescenti dobbiamo garantire che chi ha le spalle più forti porti il peso più pesante”, ha detto Hoekstra, spiegando che “è importante che le compagnie nuove, come le tech, paghino la loro parte giusta come le industrie tradizionali”. Per poi sottolineare che molti aspetti fiscali sono legati al clima e molti anche alla competitività, in modo diretto o indiretto.