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Cosa farà Wopke Hoekstra da nuovo commissario UE al clima?

Wopke Hoekstra: qual è l’agenda del commissario UE al clima in pectore?
crediti: Roel Wijnants via Flickr CC BY-NC 2.0 DEED

L’olandese Wopke Hoekstra è stato ministro degli Esteri e funzionario di Shell

(Rinnovabili.it) – Perfetta continuità con l’era Timmermans e lo spirito del Green Deal. Il messaggio recapitato all’Europarlamento dal commissario UE per il clima in pectore, l’olandese Wopke Hoekstra, vuole essere rassicurante. Ma non lo è stato abbastanza, visto che lunedì gli eurodeputati hanno scelto di prendere tempo prima di dare luce verde alla nomina, arrivata solo stamattina.

Sullo sfondo del braccio di ferro tra socialisti e popolari europei – Timmermans veniva dalle file di S&D, Hoekstra è espressione dei secondi – che sta facendo scricchiolare tutti i provvedimenti su clima e ambiente ancora da approvare, l’ex ministro degli Esteri olandese ha presentato i punti principali della sua agenda di fronte alla commissione Ambiente del parlamento UE.

L’agenda di Wopke Hoekstra per un Green Deal 2.0

Cosa farà Wopke Hoekstra da commissario e, di conseguenza, quando dovrà gestire anche la posizione europea alla Cop28 di Dubai? La prima rassicurazione è arrivata rispetto al suo curriculum. L’ex funzionario di Shell ha garantito che la sua linea è attenersi ai target indicati dalla scienza del clima più aggiornata. E quindi impegnarsi affinché l’UE fissi i nuovi obiettivi intermedi al 2040 di riduzione delle emissioni con il giusto livello di ambizione. Significa puntare a circa -90% di emissioni di gas serra entro quella data. Lasciando così lo spazio anche per anticipare, eventualmente, la data in cui raggiungere emissioni nette zero. Target che sarebbe finalizzato già a gennaio 2024.

La seconda freccia l’ha scagliata contro i sussidi fossili. Anche questo uno dei temi più caldi per le compagnie fossili. “I combustibili fossili devono diventare storia. Prima è, meglio è”, ha detto Hoekstra in audizione. “Trovo davvero immorale il fatto che alcune major petrolifere siano a conoscenza da tempo del loro ruolo nel cambiamento climatico e abbiano cercato di ignorare le prove”.

Poi una proposta che rivela l’approccio per la Cop28, in calendario tra meno di due mesi. Il vertice sul clima dovrà rendere finalmente operativo il meccanismo per le perdite e i danni (loss & damage), creato sulla carta l’anno scorso a Sharm el-Sheikh, con cui i paesi ricchi si impegnano a garantire risorse a quelli più vulnerabili di fronte agli impatti della crisi climatica. Uno dei nodi su cui si sta negoziando prima della Cop è da dove prendere i soldi. Wopke Hoekstra ha proposto una tassa globale sul carburante degli aerei per finanziare almeno una parte del fondo loss & damage. L’assenza di tasse sul kerosene, ha affermato, “è la più grande assurdità”.

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