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Il 1° vertice sul clima in Africa inventa un’enorme miniera di crediti di carbonio

Oltre 650 mln $ sono stati promessi per l’acquisto di futuri carbon credit che saranno emessi dai paesi africani

COP27: le decisioni sullo scambio di crediti di carbonio
Photo by Ibrahim Boran on Unsplash

A Nairobi, in Kenya, si tiene il 1° vertice sul clima in Africa

(Rinnovabili.it) – Da martoriata vittima della crisi climatica a paradiso globale dei crediti di carbonio. È così che il primo vertice sul clima in Africa, l’Africa Climate Summit aperto ieri a Nairobi in Kenya, prova a cambiare la narrazione sul continente. A supportare le parole, un diluvio di centinaia di milioni di dollari promessi da paesi terzi. È il primo acuto di un’iniziativa lanciata alla Cop27, l’Africa Carbon Markets Initiative (ACMI), che ha l’obiettivo di moltiplicare di 19 volte l’emissione di carbon credit africani entro il 2030.

Le promesse del 1° vertice sul clima in Africa

Solo da una coalizione emiratina il denaro annunciato arriva a 450 mln $. È l’impegno assunto dalla UAE Carbon Alliance, un gruppo di investitori fondato lo scorso giugno che comprende Mubadala, il fondo sovrano del piccolo emirato del Golfo, la compagnia energetica rinnovabile Masdar e la First Abu Dhabi Bank. Un’altra promessa corposa è arrivata da Climate Asset Management, una joint venture tra la banca HSBC e Pollination, un investitore specializzato sul cambiamento climatico. In questo caso l’ammontare è 200 mln $.

C’è questo mega annuncio sul futuro boom del mercato africano dei crediti di carbonio al centro del primo vertice sul clima in Africa. Il tema dei carbon credit è infatti l’assoluto protagonista di un summit a cui partecipano oltre 30 stati e 25mila delegati e lascia sullo sfondo gli altri temi, a partire dalle necessità di adattamento alla crisi climatica.

Mentre soluzioni di adattamento vanno a vantaggio dei paesi che le ospitano, le misure di mitigazione spesso beneficiano più il paese che acquista i crediti di carbonio (sgravandosi della necessità di ridurre le proprie emissioni domestiche in termini assoluti) di quello che ospita i progetti.

Eppure i leader africani tirano dritti e provano ad approfittare della bonanza dei crediti di carbonio che si affaccia all’orizzonte, sia per l’avanzare della crisi climatica sia per le possibilità che si aprono con la finalizzazione dell’articolo 6 del Paris Agreement, quello che sta creando un mercato globale dei carbon credit.

“Dobbiamo vedere nella crescita verde non solo un imperativo climatico, ma anche una fonte di opportunità economiche multimiliardarie che l’Africa e il mondo sono pronti a sfruttare”, ha detto il presidente kenyano William Ruto aprendo i lavori del vertice sul clima in Africa.