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Venezia si salva: l’UNESCO non la inserisce nella Lista del Patrimonio mondiale in pericolo

Il Comitato UNESCO ha votato: Venezia non sarà inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo, schivando per la seconda volta i richiami degli esperti dell'agenzia ONU

Patrimonio mondiale in pericolo
Foto di Tom Podmore su Unsplash

Venezia è Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1987

(Rinnovabili.it) – “Il World heritage committee ha preso la decisione di non inserire Venezia e la sua Laguna nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo”, sono queste le parole che salvano La Serenissima dall’ennesimo rischio sfiorato di essere inserita nella black-list dei World Heritage in Danger.

E’ la seconda volta che la città rischia grosso, mettendo a repentaglio le sue fragili bellezze a causa di una gestione dell’impatto del cambiamento climatico, giudicata da alcuni esperti non sufficiente.

Il voto della Commissione UNESCO è stato unanime respingendo le raccomandazioni degli esperti dell’agenzia che giudicavano le misure messe in atto dall’Italia inefficaci per intervenire sul problema del turismo di massa, dello sviluppo urbano incontrollato e dell’innalzamento dei mari.

Grande vittoria all’Unesco!! Decisione presa all’unanimità. Venezia non è a rischio. È stato contraddetto il rapporto fuorviante della commissione”, commenta il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnano con un tweet sulla sua pagina X. Una dichiarazione che fa seguito al commento del Ministero della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che aveva definito il rischio di inserire la città nella Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo come un “mossa indebita”.

Fuori dalla lista del Patrimonio in pericolo, ma Venezia è davvero al sicuro?

L’essersi salvata dalla lista nera dei Siti sotto osservazione non cancella però i problemi che quotidianamente Venezia è chiamata ad affrontare. Quella che un tempo era solo “acqua alta” oggi è una vera minaccia alla sicurezza ed alle bellezze storiche, resa ancora più imprevedibile dall’impatto del cambiamento climatico.

Poi c’è il problema dell‘afflusso incontrollato dei turisti, giudicato quasi una piaga per i residenti, ormai rimasti in numero inferiore rispetto ai posti letto disponibili per i visitatori.

“Il Comitato ha ribadito le sue preoccupazioni riguardo alle importanti questioni che restano da affrontare per la corretta conservazione del sito, comprese quelle legate al turismo di massa, ai progetti di sviluppo e al cambiamento climatico”, tuona la commissione UNESCO dalle pagine di Reuters. Pochi giorni fa il Consiglio Comunale della città lagunare ha approvato l’introduzione di un Ticket d’ingresso a Venezia. Una tassa di 5 euro che, dal 2024, i visitatori dovranno pagare per accedere alla città durante i periodi di maggior flusso. La speranza è quella di frenare alcuni dei milioni di turisti che transitano per la Serenissima.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.