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“Venezia capitale mondiale della sostenibilità”, c’è l’adesione del ministero della PA

Ok di Brunetta al piano di interventi funzionali alla crescita sostenibile del territorio, in particolare alla riqualificazione urbana e alla promozione del patrimonio artistico e naturale di Venezia

Foto di David Mark da Pixabay

Progetto per una governance condivisa del territorio

L’adesione del Ministro per la Pubblica amministrazione, On. Prof. Renato Brunetta, questa mattina a Ca’ Corner a Venezia, rafforza il partenariato del progetto “Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità”, nato dalla collaborazione tra Regione del Veneto ed il Comune di Venezia con il coinvolgimento anche di istituzioni nazionali. Il progetto – approvato dalla Giunta regionale del Veneto lo scorso 12 marzo – promuove lo sviluppo di un piano di interventi funzionali alla crescita sostenibile del territorio, in particolare alla riqualificazione urbana e alla promozione del patrimonio artistico e naturale di Venezia.

Il progetto segna l’avvio di un percorso per la definizione di una governance, con il coinvolgimento di istituzioni pubbliche insieme a partner privati per la realizzazione di un coordinamento delle iniziative e dei progetti che insisteranno sull’area metropolitana di Venezia e sul territorio circostante.

“Sono lieto di sostenere questo progetto che si muove nella direzione di proteggere e valorizzare il ‘bene culturale’ Venezia, le sue ‘pietre’, le donne e gli uomini che la abitano e che meritano una città vivibile – afferma il Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. È questo che intendiamo per sostenibilità e che Venezia può incarnare nella sua unicità: una sostenibilità economica, ambientale e tecnologica in linea con le ‘transizioni’ che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ora rende possibili. Sviluppo e qualità della vita che marciano insieme, con lo stesso passo: questo è il futuro che candidiamo Venezia a rappresentare”.

“L’adesione del Ministro Brunetta al progetto è un momento di grande soddisfazione – sottolinea il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia -. Venezia è una città universale e da questa connotazione tutto il Veneto attinge la sua vocazione internazionale e cosmopolita. Dal più ampio insieme di partner a tutti i livelli viene la conferma della bontà di questa nostra iniziativa, in grado di proporre una visione futura di rilievo per la città e tutto il suo territorio. Un rilievo internazionale e storico come Venezia e tutto il Veneto meritano, presentandosi come laboratorio di sostenibilità; una vera sfida di questo millennio”.

“Venezia, proprio nell’anno in cui celebra i 1600 anni dalla sua Fondazione, guarda al futuro e dimostra, con questo importante progetto, di essere luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica – commenta il Sindaco Luigi Brugnaro -. Il sostegno a questo progetto anche da parte del Ministro Brunetta dimostra l’importanza del piano ma soprattutto il perfetto allineamento tra Comune di Venezia, Città Metropolitana, Regione Veneto e Governo. Una sinergia che si estende anche alle aziende che sono già presenti sul territorio con importanti progetti di sostenibilità. Un percorso virtuoso che la Città sta portando avanti toccando gli aspetti della sostenibilità economica, culturale, sociale e ambientale. Un piano che sta dando risultati concreti in tutti gli ambiti di intervento: in particolar modo a Porto Marghera, simbolo della riconversione “green”, e luogo dove la Città può diventare un laboratorio di sperimentazione e crescita. Venezia si conferma essere la più antica città del futuro”.

Già dall’avvio dell’iniziativa, al fianco della Regione e del Comune di Venezia, hanno aderito istituzioni quali Università Ca’ Foscari, IUAV, Conservatorio Benedetto Marcello, Accademia di Belle Arti, Fondazione Cini, Confindustria Veneto e alcune tra le principali realtà industriali nazionali tra le quali, Generali, Snam, e Boston Consulting Group.

I promotori del progetto si propongono di sviluppare azioni condivise ed integrate, con ricadute ed impatti positivi per tutta la Regione in termini di sviluppo sostenibile, crescita occupazionale, miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione, transizione industriale ed energetica.

I progetti si svilupperanno su alcune direttrici dedicate. Tra queste: la transizione energetica e la sostenibilità ambientale attraverso interventi volti alla creazione di un polo dell’idrogeno, la decarbonizzazione e la circolarità dei rifiuti, la difesa dell’ecosistema lagunare, la promozione di VeniSIA (Venice enterpreneurial international Sustainability Innovation Accelerator) come centro di innovazione e accelerazione sui temi della sostenibilità, e la promozione di Venezia come sede di Centri di Ricerca sulla sostenibilità insieme al potenziamento della formazione accademica sul tema. Tra gli obiettivi c’è quello di rendere la Città protagonista di un evento annuale, di rilievo internazionale, sul tema della sostenibilità.

Sono previste anche iniziative sul tema “Education” per potenziare l’offerta formativa e i servizi per gli studenti, nonché per caratterizzare Venezia come città campus riconosciuta a livello internazionale; “Turismo”, per incoraggiare l’evoluzione verso un modello turistico sostenibile attraverso il ricorso alle tecnologie digitali nella gestione dei flussi e dei servizi offerti; “Commercio”, con un piano dedicato al rilancio dello specifico settore economico, ed infine un piano di residenzialità dedicata, attraverso strumenti di fiscalità agevolata e servizi per lavoratori, studenti e residenti nella Città storica.

Nelle prossime settimane il progetto sarà presentato ad altre istituzioni nazionali per consolidare la collaborazione tra gli enti governativi.

I promotori prevedono la capacità del progetto di generare rilevanti benefici economici, sociali e ambientali per la città di Venezia, per il Veneto e per il sistema Pease, e sottolineano come la vision di sviluppo contenuta nelle linee d’intervento sia coerente, non solo con la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, ma anche con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che consentirà di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo Next Generation EU.