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Vaia, la pineta di Bedolpian ha cambiato volto

Nell'area centrale di Bedolpian è ora presente un ampio parco verde. L’area è stata migliorata sotto il profilo naturalistico, a servizio degli utenti che la visitano.

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Foto di rottonara da Pixabay

A 1.200 metri, sopra l’abitato di Baselga di Piné, Vaia ha colpito duro

Nuova vita per la pineta di Bedolpian, dopo la distruzione causata dalla tempesta. A 1.200 metri, sopra l’abitato di Baselga di Piné, Vaia ha colpito duro. Nell’area, ampia complessivamente 18 ettari che circonda il centro sportivo e l’area ristoro, la potenza del vento ha abbattuto quasi la totalità delle piante di pino silvestre e larice.

A distanza di tre anni il legname è stato in gran parte recuperato e i lavori di ripristino quasi completati.
Una grande soddisfazione per l’Assessorato alle Foreste e per l’omonimo Servizio guidato dal dirigente Giovanni Giovannini. Una decina di ettari di quest’area hanno infatti subito una vera trasformazione, grazie all’impegno degli operai del Servizio foreste e delle imprese boschive intervenute. Sono state ricavate tre aree tematiche, ciascuna delle quali caratterizzata da una diversa funzione di utilizzo. Le ceppaie divelte e la conseguente difficoltà a spostarsi all’interno di Bedolpian – là dove c’era il bosco – sono il punto di partenza dal quale la Provincia autonoma di Trento ha impostato la ricostruzione. Oggi l’inaugurazione del nuovo volto della pineta con l’assessore all’agricoltura e foreste e il sindaco di Baselga di Piné.

Nell’area centrale di Bedolpian è ora presente un ampio parco verde: l’ideale per i pic nic e le passeggiate all’aria aperta. In essa gli operatori si sono occupati di asportare le ceppaie, modellare e fresare il suolo, piantare specie idonee provenienti dai vivai forestali dell’Agenzia Provinciale per le Foreste Demaniali – Aprofod (Casteller – Trento e San Giorgio – Borgo Valsugana), seminare in maniera meccanica per favorire la creazione di un tappeto erboso.
L’area è stata migliorata sotto il profilo naturalistico, a servizio degli utenti che la visitano. Lo specchio d’acqua presente, noto come laghetto delle Rane, è stato oggetto di rifacimento e sistemazione delle sponde nonché pulizia del fondo. Inoltre è stato realizzato un secondo bacino idrico con finalità turistico-ricreative. Grazie all’impiego di un bioattivatore composto da elementi di origine naturale, l’acqua del laghetto delle Rane diventerà più limpida ed i frequentatori della zona potranno osservare gli esemplari di luccio che nuotano al suo interno.
Negli spazi più esterni è stata avviato il ripristino della vegetazione naturale attraverso un rimboschimento a micro-collettivi di larice e altre specie idonee a questo sito.
Infine, nelle aree di collegamento tra superfici con diverse funzioni, il Servizio foreste è intervenuto in maniera modulata e leggera sui residui vegetali con l’obiettivo di agevolarne la percorrenza, semplificare eventuali interventi di manutenzione e rimboschimento e favorire la rinaturalizzazione spontanea.
Residenti e ospiti della zona possono ora gustare le gite fuori porta in un contesto unico, dove il territorio porta ferite che iniziano a rimarginarsi.
Per l’assessore all’agricoltura e alle foreste si tratta di un’altra ferita prodotta da Vaia che, grazie al lavoro di tante realtà e tante persone, è stata guarita. Dalla forza di volontà, ha aggiunto, nascono operazioni come queste che permettono di superare eventi drammatici come Vaia e di ripartire. Il sindaco ha evidenziato l’importanza del ripristino messo in atto per tutta la comunità e per tutti coloro che frequentano Bedolpian.(ab)