USA: rinnovabili e crediti d’imposta per aiutare le comunità del carbone a beneficiare della transizione energetica
(Rinnovabili.it) – Dare una seconda vita alle comunità ed economie legate al carbone puntando sulla transizione energetica. É il piano della Casa Bianca che ieri ha annunciato nuove azioni per creare posti di lavoro, ridurre i costi e incrementare gli investimenti in questi territori che hanno “alimentato la nazione per generazioni”.
L’obiettivo dell’amministrazione Biden-Harris è garantire che i lavoratori nel settore del carbone, del petrolio e del gas traggano vantaggio dalla nuova economia delle rinnovabili. Come? Il primo passo in questo senso sarà quello di promuovere nuove opportunità per le comunità carbonifere. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e l’Internal Revenue Service hanno rilasciato una guida dettagliata che consentirà agli sviluppatori di progetti e infrastrutture di energia pulita di sfruttare miliardi di bonus in aggiunta ai crediti d’imposta dell’Inflation Reduction Act per l’individuazione di nuovi progetti rinnovabili.
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L’operazione punta soprattutto su quelle località oggi in sofferenza per la chiusura di miniere e impianti legati al carbone. Ma il credito bonus sarà disponibile anche per altre “comunità energetiche” – aree che hanno un’occupazione significativa o entrate fiscali locali dai combustibili fossili e una disoccupazione superiore alla media.
Di pari passo il Dipartimento dell’Energia USA ha annunciato lo stanziamento di 450 milioni di dollari attraverso la Bipartisan Infrastructure Law per promuovere iniziative dimostrative legate alle fonti rinnovabili su terreni minerari, attuali o abbandonati. “Circa 17.750 siti minerari si trovano su 1,5 milioni di acri negli Stati Uniti, esponendo le popolazioni locali a inquinanti nocivi e contaminando la qualità dell’aria, della terra e delle acque limitrofe. Si stima che la riconversione di questa vasta area attraverso progetti di energia pulita possa generare fino a 90 GW di potenza senza emissioni sufficiente per alimentare quasi 30 milioni di case americane”.