(Rinnovabili.it) – Il nucleare? Non è fra le tecnologie a basse emissioni ritenute strategiche per la competitività europea all’interno della transizione energetica. Questa la posizione espressa dalla Commissione europea all’interno della nuova legge per l’industria verde, e ribadita ieri da Ursula von der Leyen.
Parlando alla stampa al termine del Consiglio europeo del 23 marzo, il capo dell’Esecutivo UE ha ricordato i passi comunitari per aumentare la competitività industriale ed economica del Blocco. “La competizione globale è forte. Abbiamo compiuto passi importanti per mantenere il nostro vantaggio iniziale, e questo in un lasso di tempo molto breve. Sapete tutti dell’Inflation Reduction Act. Attraverso le discussioni con i nostri partner americani, abbiamo affrontato le principali preoccupazioni”.
leggi anche Inflation Reduction Act, arriva la legge sul clima statunitense
Ma buona parte del lavoro va fatta “in casa” ed è per questo che la Commissione ha elaborato alcune proposte giuridiche ad hoc per tutelare la competitività UE. In particolare il Net Zero Industry Act su cui Parlamento e Consiglio dell’Unione sono chiamati a trovare un accordo.
La legge in questione ha fatto parecchio discutere per l’introduzione del nucleare tra le tecnologie in grado di fornire “un contributo significativo alla decarbonizzazione” ma non in quelle “strategiche”. Una differenziazione che non è passata inosservata e sui cui oggi von der Leyen ha tenuto a precisare: “Spetta ai paesi membri scegliere il proprio mix energetico: il nucleare può sicuramente svolgere un ruolo importante nei nostri sforzi di decarbonizzazione e per quanto riguarda il Net Zero Industry Act ci sono tutta una serie di tecnologie, come il nucleare avanzato, che avrà accesso a incentivi e regole semplificate. Però soltanto quelle a impatto zero che riteniamo strategiche per il futuro, come batterie, elettrolizzatori, solare, avranno accesso ai pieni vantaggi e benefici. Il nucleare avanzato è inserito nel progetto per alcuni campi ma non per tutto”.