di Paolo Travisi
Ursula Von der Leyen: Nei primi 100 giorni massimo impegno per il Green Deal Europeo
Green Deal nei primi 100 giorni, abbattimento delle emissioni inquinanti, decarbonizzazione industriale, e-fuels, sono alcune delle parole chiave del discorso “verde”, che Ursula von der Leyen ha rivolto agli eurodeputati di Strasburgo in attesa del voto del primo pomeriggio, che le ha confermato il mandato bis per altri 5 anni, come presidente della Commissione europea: 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. Da parte italiana, il partito della premier Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia ha espresso voto contrario.
“Altri 5 anni. Non so come esprimere quanto sono grata per la fiducia di tutti gli eurodeputati che hanno votato per me“, ha scritto Ursula von der Leyen su X subito dopo aver ottenuto il bis. Ma quali sono stati i temi cardine del suo discorso programmatico? Nel prossimo quinquennio, l’Europa dovrà correre su tanti fronti, ed in particolare sul tema della transizione energetica. Il mandato bis, infatti, terminerà nel 2029, ad un anno da quel 2030, quando tante cose dovranno cambiare sul serio, a partire proprio dalla riduzione delle emissioni dell’Ue del 55% obiettivo fissato dalla normativa europea sul clima, diventato un obbligo giuridico.
Dal Green Deal al Clean Industrial Deal: il nuovo piano Von der Leyen per l’industria “pulita” e competitiva
L’impegno di Von Der Leyen è rilanciare sul clima e raggiungere “l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima”, si legge nel documento programmatico in cui la neo-eletta si rivolge in particolare alle imprese per accelerare il complesso, ma necessario percorso di decarbonizzazione industriale. La rotta è quella del Green Deal, che la presidente della Commissione si impegna a perseguire nei primi 100 giorni del mandato bis con un nuovo piano specifico per l’industria. “La crisi climatica sta accelerando rapidamente. E c’è un’esigenza altrettanto urgente di decarbonizzare e industrializzare la nostra economia allo stesso tempo. Dobbiamo concentrarci sull’attuazione del quadro giuridico esistente per il 2030, nel modo più semplice, equo e conveniente. Abbiamo bisogno di un nuovo Clean Industrial Deal per industrie competitive e posti di lavoro”.
Bollette meno care ed accesso semplificato a forniture di energia
Oltre il Green Deal, dunque Von Der Leyen rilancia una nuova strategia da perseguire nei prossimi 5 anni, il Clean Industrial Deal, che “deve consentirci di investire di più insieme nelle tecnologie pulite e strategiche e nelle industrie ad alta intensità energetica” e per questo ha annunciato un nuovo Fondo europeo per la competitività, con l’obiettivo di aiutare le imprese europee e la grande industria “a semplificare, investire e garantire l’accesso a forniture energetiche e materie prime economiche, sostenibili e sicure”.
E servirà anche a “ridurre le bollette” che minano “la nostra competitività”, ma sull’annuncio del come fare a ridurle, non ci sono dettagli. Inoltre per supportare la fase di transizione, la Presidente ha fatto riferimento anche ad una futura proposta normativa, l’Industrial Decarbonisation Accelerator Act che “incanalerà gli investimenti in infrastrutture e industria, in particolare nei settori ad alta intensità energetica”.
Von der Leyen e le FER: “50% della produzione elettrica UE viene dalle rinnovabili
Ed a proposito di energia, Von der Leyen da una parte ha voluto sottolineare lo stop “per sempre” dalla dipendenza energetica dalla Russia (“ci assicureremo che l’era della dipendenza energetica fossile dalla Russia sia finita una volta per tutte”) e dall’altra la capacità degli Stati membri di produrre energia FER: “Nella prima metà di quest’anno il 50% della nostra produzione elettrica è arrivata dalle rinnovabili. L’investimento nella tecnologia verde è più che triplicato ed attraiamo più investimenti in idrogeno pulito di Stati Uniti e Cina messi insieme”, ha detto durante il discorso di candidatura. E c’è spazio anche per una nuova legge sull’economia circolare, “per contribuire a creare una domanda di mercato per le materie secondarie e un mercato unico per i rifiuti, in particolare per quanto riguarda le materie prime critiche”.
Auto a combustione stop al 2035? Apertura agli e-fuels
Un altro appuntamento importante per l’Europa e tutti noi, è la questione che riguarda le motorizzazioni delle auto. Se la revisione del regolamento sullo stop al 2035 alla produzione di auto con motori a combustione, diesel e benzina, è prevista tra due anni, nel 2026, Von der Leyen intanto apre agli e-fuels, i carburanti sintetici. “Il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 richiederà un’ampia gamma di tecnologie innovative, in settori che vanno dalla mobilità all’energia“, evidenzia la neoeletta alla Commissione UE, che aggiunge: “L’obiettivo di neutralità climatica per le automobili fissato per il 2035 crea prevedibilità per gli investitori e i produttori. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un approccio tecnologicamente neutrale, nel quale i carburanti sintetici possono svolgere un ruolo attraverso una modifica mirata del regolamento nell’ambito della revisione prevista” (quella del 2026).
Intelligenza Artificiale e supercalcolo, i gioielli tech di Von der Leyen bis
Non poteva mancare un riferimento alla tecnologia del momento, l’intelligenza artificiale, su cui si sta concentrando la corsa all’oro mondiale delle grandi corporation. “Dobbiamo concentrare i nostri sforzi per diventare un leader globale nell’innovazione dell’Intelligenza artificiale. Nei primi 100 giorni, garantiremo l’accesso a nuove capacità di supercalcolo su misura per le start-up e l’industria dell’IA attraverso un’iniziativa sulle fabbriche di IA”.