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UniMol, inaugurazione Anno accademico. Toma: Molise scrigno di biodiversità

Regione Molise è molto concentrata sul programma "Il Molise verso la Strategia dello Sviluppo Sostenibile", un primo passo a cui dovranno seguirne altri.

goletta verde in molise
via Pixabay

Il discorso del presidente

Cerimonia d’inaugurazione dell’Anno accademico 2021-2022, questa mattina presso l’Aula Magna d’Ateneo dell’UniMol a Campobasso, alla presenza della ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna.

“I care biodiversity. Uno sviluppo sostenibile è possibile!” è stato il tema dominante dell’evento, ampiamente trattato nella prolusione della professoressa Paola Fortini e al quale ha fatto riferimento il presidente della Regione Molise, Donato Toma, nel corso del suo intervento. Sul punto il governatore ha evidenziato come non vi sia più tempo da perdere. A giudizio di Toma, la domanda che dobbiamo porci sta nel verificare in che misura si riuscirà a rendere fattuale l’I care all’interno di azioni e programmi. La sfida a cui siamo chiamati sta proprio in questo, passare dalla fase della consapevolezza dell’esistenza di un grande e grave problema, quale quello del cambiamento climatico, alla fase  – meno enfatica e più operativa – consistente nell’individuazione e nell’attuazione di specifiche politiche sostenibili che rendano possibile un reale e deciso cambio di scenario. Ha sottolineato, poi, come la Regione Molise sia molto concentrata sul programma “Il Molise verso la Strategia dello Sviluppo Sostenibile”, un primo passo a cui dovranno seguirne altri.
Il governatore ha fatto presente come la transizione non sia solo ecologica.  Ci saranno mutamenti radicali nell’economia, nella finanza, nel mercato del lavoro, nei rapporti sociali, nella politica. Andranno rivisti i modelli di sviluppo che, in taluni casi, richiederanno il loro definitivo abbandono a favore di altri innovativi e in linea con quanto l’Agenda 2030 richiede. 
Ha ricordato come il Molise sia uno scrigno ricolmo di biodiversità e, dunque, appare logico che uno sviluppo sostenibile del nostro territorio non solo sia possibile, ma possa essere facilitato partendo proprio da queste peculiarità che il territorio può vantare e che non tutti hanno.